Bufera sui vertici della Polizia Locale di Milano. Il comandante dei Ghisa milanesi, Antonio Barbato, è infatti stato “destinato ad altro incarico” per decisione del sindaco, Giuseppe Sala, che ha accolto la richiesta dello stesso ormai ex capo dei vigili. Il nome di Barbato, che al momento non risulta indagato e la cui posizione è tutt’ora al vaglio degli inquirenti, nei giorni scorsi era infatti emerso dalle intercettazioni di un’inchiesta della Dda di Milano sui presunti affari legati al clan catanese dei Laudani. Secondo gli inquirenti, infatti, persone vicine alla mafia gli avrebbero offerto il favore di pedinare un sindacalista con cui Barbato aveva aperto un contenzioso. Alla luce di ciò, il comandante aveva consegnato a palazzo Marino una memoria “difensiva”, documento che era stato poi girato da sindaco al Comitato per la Legalità e la trasparenza del Comune. L’organismo, guidato dall’ex pm di Mani pulite Gherardo Colombo, aveva sottolineato che, “per ricoprire un incarico così delicato e vitale per l’ordinato svolgimento della vita pubblica” come quello di capo della Polizia Locale, “sia indispensabile il più ampio (se non addirittura, unanime) riconoscimento di una costantemente ineccepibile condotta”. «A seguito delle necessarie verifiche mie e del Comitato per la Legalità, la Trasparenza e l’Efficienza amministrativa del Comune di Milano sui fatti emersi in questi giorni – ha fatto sapere in una nota il primo cittadino di Milano -, mi sono confrontato con il Comandante della Polizia locale, che mi ha chiesto di essere destinato ad altro incarico all’interno dell’Amministrazione comunale. Apprezzando la sensibilità dimostrata da Barbato e tenendo in considerazione i 35 anni di servizio prestati per Milano, ho chiesto al Direttore Generale del Comune di individuare una nuova collocazione al di fuori della Polizia locale». La reggenza della Polizia locale di Milano sarà assunta temporaneamente dal vice comandante Paolo Ghirardi.

Redazione Web