Milano, San Vittore, detenuti sul tetto, rivolte anche a Opera e Pavia. De Corato: «Taser alla penitenziaria, cosa aspetta il Ministro?»

La sospensione dei colloqui, prevista dalle misure anti-coronavirus, è alla base della protesta nei carceri lombardi e in tutt’Italia, dove si sono registrati anche 6 decessi

Milano - Carcere di San Vittore, detenuti sul tetto

Milano - Carcere di San Vittore, detenuti sul tetto

«Gli agenti chiedono provvedimenti urgenti»

La sospensione dei colloqui, prevista dalle misure anti-coronavirus, è alla base della protesta nei carceri di tutt’Italia. Da San Vittore le prime informazioni parlano dei detenuti del reparto "La Nave" che sono saliti sul tetto del carcere per protestare contro il divieto di avere colloqui coi familiari finalizzato a prevenire il contagio del coronavirus.

E c'è il timore che ora la protesta si allarghi ancora: «Il tam tam - secondo la leader dell'Associazione nazionale dei dirigenti e funzionari di polizia penitenziaria Daniela Caputo - creerà presto un effetto emulazione». La dirigente propone il pugno di ferro: «l'esercito intorno a tutti i muri di cinta, punizione severa di coloro che stanno fomentando le rivolte, interdizione da subito di ogni accesso a esponenti o associazioni che in ragione delle loro campagne storiche di tutela e promozione dei diritti dei detenuti possano vedere la loro voce strumentalizzata da facinorosi e violenti».

«In questo periodo di emergenza la carenza d’organico della Polizia Penitenziaria nelle carceri lombarde, come da anni denuncia il Sappe, è ancora più evidente».Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla sicurezza, polizia locale ed immigrazione, Riccardo De Corato in merito alla rivolta in corso al carcere di San Vittore e a quelle avvenute ieri nelle case circondariali di Opera e Pavia per le norme anti-diffusione del coronavirus che impongono la sospensione dei colloqui con i parenti. «Esprimo la mia totale solidarietà a tutti gli agenti di penitenziaria che si sono trovati a dover gestire e coinvolti in queste rivolte, in particolare ai due sequestrati, e poi rilasciati, ieri a Pavia Torre del Gallo.  Si tratta di misure messe in campo per la loro sicurezza: queste reazioni sono decisamente fuori luogo e mostrano come per molti detenuti ogni occasione sia buona per creare disordini facendo emergere la loro indole criminale.  Vedere carcerati che riescono ad arrampicarsi sui tetti e a creare incendi è qualcosa che va oltre all’immaginabile.  Cosa aspetta ancora- conclude De Corato- il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a dotare di taser la Polizia penitenziaria, specialmente in una situazione d’emergenza come quella di questi giorni? Gli agenti chiedono provvedimenti urgenti come questo e non chiacchiere».

«L'emergenza Coronavirus non dev'essere la scusa per spalancare le porte delle case circondariali - reagisce però il leader della Lega Matteo Salvini - Solidarietà alla polizia penitenziaria e a tutte le forze dell'ordine: Bonafede troverà il tempo di occuparsi anche di loro?». Solidarietà agli agenti anche dalla capogruppo FI alla Camera Maria Stella Gelmini.