Ancora una volta l’accoppiata Regione Lombardia - Comune di Milano risulta vincente e dimostra all’Italia intera che il lavoro e la serietà pagano. Il progetto per il prolungamento della “linea rossa” della metropolitana meneghina, già approvato dalla giunta comunale di Palazzo Marino, ha ottenuto il placet del governo Conte II. A darne l’annuncio urbi et orbi è stato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli durante l’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Milano. Da Roma arriveranno, se tutto procederà come previsto, 210 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 140 milioni già stanziati da Comune e Regione; dunque un tesoretto da circa 350 milioni, che dovrà essere utilizzato per allungare il percorso della metropolitana in questione di circa tre chilometri e mezzo, con la costruzione di tre nuove stazioni che dovrebbero prendere i nomi, seppur ancora incerti, di “Valsesia”, “Baggio”, “Quartiere Olmi”. La linea andrà dunque a lambire la periferia del capoluogo lombardo, snellendo il traffico e migliorando la qualità dell’aria e dell’ambiente. 

A tutto ciò si aggiungano anche le programmate modifiche alla linea MM5, per la quale è già previsto un prolungamento in direzione nord fino a Cinisello Balsamo, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere, in capo a qualche anno, Monza, per collegare la Brianza alla capitale economica dell’Italia. 

Non è tutto. In concomitanza con l’approvazione del piano di Atm per il prolungamento della MM1, il governo ha anche sbloccato i fondi necessari a realizzare il progetto di Atm denominato “Full electric”, il quale prevede che dal 2030 la società per azioni di proprietà del Comune di Milano che amministra e gestisce il trasporto pubblico manderà definitivamente in deposito tutti i mezzi alimentati da un motore diesel, per virare con decisione verso forme di energia più “pulita” e rinnovabile.