I Carabinieri della compagnia di Porta Magenta di Milano nei giorni scorsi hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare per violenza sessuale a carico di un egiziano di 47 anni, dipendente di una panetteria. Secondo l’accusa si tratterebbe del terzo componente della banda ritenuta responsabile della violenza ai danni di una donna brasiliana di 42 anni, risalente alla notte tra sabato 2 e domenica 3 luglio scorsi presso i giardini di piazza Napoli a Milano. Gli inquirenti ritengono che l’egiziano sia il terzo componente della banda che si era avventata sulla donna, trascinata con la forza dietro una siepe a quanto pare proprio dal 47enne. Per la violenza erano state arrestate subito due persone, un 42enne della Nuova Guinea, regolare e incensurato sino alla violenza, e un egiziano di 22 anni, irregolare e con precedenti per reati in materia di immigrazione. Il terzo uomo, invece, si era dileguato, facendo perdere le proprie tracce salendo a bordo di un bus. Dopo oltre un mese di indagini serrate, però, il nordafricano è stato alla fine fermato. Decisive in tal senso sono state le immagini di sorveglianza della zona e anche quelle installate a bordo del bus. Poi, grazie all’analisi del traffico telefonico, i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dell’egiziano, rintracciato in centro a Milano. Lo stupro, secondo il gip, era maturato in un “contesto di degrado urbano" da parte di "persone dedite all'ozio e al consumo di alcolici" e al "bivacco nei luoghi pubblici".