Minacce e panico al Palazzo di Giustizia di Milano: indagato per stalking dà in escandescenze
Paura nell’ufficio del giudice, intervengono vigilantes e Carabinieri. Il raptus è esploso quando l’avvocato della ex moglie si è opposto all’istanza di archiviazione
05 dicembre 2024
Attimi di terrore nel pomeriggio di giovedì 5 dicembre al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano. Un uomo indagato per stalking, per il quale la Procura aveva chiesto l'archiviazione, ha perso il controllo durante un’udienza, minacciando gravemente l’ex moglie, la sua avvocata e la giudice presente. L’uomo, furioso per l’opposizione all’archiviazione presentata dall’ex moglie, ha iniziato a urlare frasi violente come “ti taglio la testa" e "vi brucio tutti". È quasi arrivato all’aggressione fisica nei confronti della donna, della sua legale e della gip Sonia Mancini, che si è trovata l’uomo a pochi centimetri dal volto. La situazione è rimasta fuori controllo per circa un quarto d’ora, con i presenti terrorizzati dalla furia dell’indagato. Solo l’intervento di un vigilantes della sicurezza privata ha permesso di allontanarlo dall’ufficio del magistrato. Subito dopo, i Carabinieri del presidio interno sono intervenuti per identificare e denunciare l’uomo. Il momento di maggior tensione è stato scatenato da un intervento del legale dell’ex moglie, che si opponeva alla richiesta di archiviazione avanzata dalla pm Maria Cardellicchio per le accuse di stalking risalenti al 2022. A quanto pare, l’indagato non ha tollerato la posizione della donna e ha reagito con estrema violenza. Dopo l’accaduto, è molto probabile che le indagini sullo stalking vengano riaperte e che si arrivi a una misura cautelare nei confronti dell’uomo.
05 dicembre 2024