«Nessuno ci affitta casa a Milano»: la denuncia di una giovane coppia di ragazzi con sindrome di Down

Hanno entrambi un lavoro a tempo indeterminato e sono seguiti da un’associazione, eppure «quando i proprietari di casa sentono la parola "Down" si tirano indietro»

Paolo e Carlotta

Paolo e Carlotta

Da quasi un anno non riescono a trovare una casa in affitto a Milano, nonostante entrambi abbiano un lavoro a tempo indeterminato e siano aiutati nella ricerca da un'associazione. Loro sono Paolo Sesana, 35 anni, e Carlotta Sganga, 39, entrambi con sindrome di Down, fidanzati da 4 anni e 9 mesi, ed hanno raccontato al Corriere della Sera la loro ricerca, iniziata oltre un anno fa. Spiegano che quando i proprietari di casa sentono la parola "Down" si tirano indietro. Non è un problema di soldi, come raccontano al quotidiano, poiché sono entrambi assunti a tempo indeterminato. Carlotta in una famosa agenzia per il lavoro, Paolo in un noto fast food. L'affitto sarebbe intestato all'organizzazione che li segue, il Circolo Culturale giovanile di Porta Romana. «Una volta le trattative stavano andando bene. Al momento di consegnare la caparra di 3.600 euro, ci hanno detto che non si poteva più procedere. Siamo tornati a casa con in borsa l'assegno e il morale a terra - racconta Renata Agosti, mamma di Carlotta -. Un'altra volta la proprietaria di una casa al quarto piano ci ha detto: “Non posso rischiare che si buttino dalla finestra”». Ancora, quindi, sono alla ricerca di qualcuno che voglia affittare loro un appartamento a Milano con due camere nella zona di piazzale Lotto o vicino a corso Vercelli o a Wagner dove l'associazione ha un'altra casa e così potrebbero frequentare i loro amici. Naturalmente, ci sarebbe la presenza degli educatori.

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