Niguarda, il Covid 19 non ferma i trapianti: eseguite 21 operazioni da inizio emergenza
L’ultima in ordine di tempo ha riguardato un paziente 51enne, che ha ricevuto un cuore nuovo. Questo nonostante l’ospedale abbia dovuto riorganizzarsi per assistere i malati affetti da Coronavirus

17 aprile 2020
Il Covid 19 non ha fermato il centro trapianti di Niguarda dove, da inizio emergenza, sono stati realizzati 21 trapianti d’organo (il dato più alto tra i centri del Nord Italia): 13 di fegato, 5 di rene e 3 di cuore. L’ultimo intervento in ordine temporale ha riguardato un uomo di 51 anni, arrivato in condizioni gravissime da un altro ospedale: «Si è trattato di un caso complesso - spiega Claudio Russo, direttore di Cardiochirurgia - e abbiamo dovuto "combattere" per oltre quindici giorni insieme a lui, in rianimazione». L'emergenza Covid 19 ha reso più difficile la gestione dei pazienti e probabilmente renderà impossibile tenere la media di interventi al cuore che si effettuano in questa unità, giunti ormai a 850 all'anno (primo centro in Italia con 34 trapianti di cuore nel 2019). «Ovviamente, l'emergenza ha rallentato la nostra attività - spiega Russo -, ma continuiamo a essere operativi per le emergenze e i casi complessi». In particolare, il trapianto cardiaco che ha coinvolto l’uomo di 51 anni è stato realizzato nella fase più critica dell'emergenza, quella in cui cioè l'Ospedale è stato completamente riorganizzato per l'assistenza dei pazienti Covid. Altri indicatori significativi che raccontano di un’attività che si è rimodulata senza fermarsi sono il numero degli interventi chirurgici su pazienti oncologici, oltre 250 dall’inizio dell’emergenza, e il numero dei parti, 291 negli ultimi 50 giorni.
Redazione Web
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17 aprile 2020