Niguarda, il Covid 19 non ferma i trapianti: eseguite 21 operazioni da inizio emergenza

L’ultima in ordine di tempo ha riguardato un paziente 51enne, che ha ricevuto un cuore nuovo. Questo nonostante l’ospedale abbia dovuto riorganizzarsi per assistere i malati affetti da Coronavirus

Il Covid 19 non ha fermato il centro trapianti di Niguarda dove, da inizio emergenza, sono stati realizzati 21 trapianti d’organo (il dato più alto tra i centri del Nord Italia): 13 di fegato, 5 di rene e 3 di cuore. L’ultimo intervento in ordine temporale ha riguardato un uomo di 51 anni, arrivato in condizioni gravissime da un altro ospedale: «Si è trattato di un caso complesso - spiega Claudio Russo, direttore di Cardiochirurgia - e abbiamo dovuto "combattere" per oltre quindici giorni insieme a lui, in rianimazione». L'emergenza Covid 19 ha reso più difficile la gestione dei pazienti e probabilmente renderà impossibile tenere la media di interventi al cuore che si effettuano in questa unità, giunti ormai a 850 all'anno (primo centro in Italia con 34 trapianti di cuore nel 2019). «Ovviamente, l'emergenza ha rallentato la nostra attività - spiega Russo -, ma continuiamo a essere operativi per le emergenze e i casi complessi».  In particolare, il trapianto cardiaco che ha coinvolto l’uomo di 51 anni è stato realizzato nella fase più critica dell'emergenza, quella in cui cioè l'Ospedale è stato completamente riorganizzato per l'assistenza dei pazienti Covid. Altri indicatori significativi che raccontano di un’attività che si è rimodulata senza fermarsi sono il numero degli interventi chirurgici su pazienti oncologici, oltre 250 dall’inizio dell’emergenza, e il numero dei parti, 291 negli ultimi 50 giorni.
Redazione Web

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