Scandalo nella sanità milanese: arrestati quattro primari e un direttore sanitario per corruzione

I medici, due dell’ospedale Gaetano Pini e altrettanti dell’ospedale Galeazzi, si trovano ai domiciliari, così come il direttore sanitario del Pini. In carcere un imprenditore di apparecchiature sanitarie

L’imprenditore si assicurava le forniture corrompendo i medici

Due primari ed il direttore sanitario dell’ospedale Gaetano Pini-Cto e altri due primari dell’ospedale Galeazzi di Milano, due tra i più rinomati istituti ortopedici italiani, sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Assieme a loro è finito invece in carcere Tommaso Brenicci, 53 anni, amministratore di cinque società che commerciano prodotti medicali e ortopedici. È questo l’esito di un’indagine sulla sanità milanese coordinato dai procuratori aggiunti Eugenio Fusco e Letizia Mannella, nata dallo sviluppo di quella che un anno fa aveva portato agli arresti un altro primario del Pini-Cto, Norberto Confalonieri, recentemente rinviato a giudizio. Le persone destinatarie del provvedimento degli arresti domiciliari firmato dal gip Teresa De Pascale sono, per l'Istituto Ortopedico Pini-Cto, Paola Navone, direttore sanitario, Giorgio Maria Calori, responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Ortopedica Riparativa e Carmine Cucciniello, direttore dell'Unità di ortopedia Correttiva. Per il Galeazzi, Lorenzo Drago direttore laboratorio analisi e Carlo Luca Romanò, responsabile di chirurgia ricostruttiva. Secondo l’accusa, Tommaso Bernicci avrebbe corrotto i cinque finiti ai domiciliari con consulenze, quote societarie, partecipazione a convegni, assunzioni di parenti e anche cestini di prodotti enogastronomici a Natale, al fine di garantire alle sue aziende le forniture al Pini e al Galeazzi. «Il Pini è l'ospedale più facile del mondo! (...) perché non ci sono gare, se sei amico di un chirurgo usi i prodotti che vuole, cioè è tutto libero, tutto libero!». Così l’imprenditore 53enne, come riportato nel verbale d’arresto, descriveva in un'intercettazione "la scarsa trasparenza e legalità nelle pubbliche forniture dell'Istituto Ortopedico Cto-Pini".
Redazione Web

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