Tar Lombardia: non basta un’ordinanza comunale per stabilire gli orari di apertura/chiusura delle sale da gioco
Non sono sufficienti un regolamento o una semplice ordinanza comunale per limitare l'orario di apertura delle sale si gioca alle scommesse e alle slot machine.
A stabilirlo è il Tribunale Amministrativo della Lombardia, che ha sospeso una limitazione imposta dal Comune di Chiavenna, in provincia di Sondrio. Il sindaco, infatti, basandosi sul regolamento comunale del 2008 e su un'ordinanza di marzo 2012, aveva fissato dalle 11 alle 24 l'orario di apertura per le sale giochi. Tale limitazione era stata adottata anche per gli altri esercizi commerciali cui è chiesta la licenza di pubblica sicurezza, come per esempio le agenzie di scommessa. Il Tar ha quindi deliberato la necessità che gli enti locali operino una valutazione adeguata, che evidenzi quali necessità concrete li spingano a chiedere la regolamentazione degli orari. I giudici hanno così accolto il ricorso presentato dai titolari di una sala giochi contro il Comune di Chiavenna, giudicando carente di motivazioni l’ordinanza emessa dal sindaco in proposito.
Redazione Web