Gatti sostiene infatti che, la decisione di avviare i lavori per la costruzione della TEM, sia irresponsabile e illegale, vista l’attuale mancanza dei piani finanziari e la sussistente violazione dei procedimenti, come evidenziato dai tanti ricorsi contro le procedure esecutive e di esproprio. «Uno scempio voluto e ricercato dai signori delle autostrade e dalle banche, con la benedizione del Governo dei professori – ha chiosato Gatti - che in poco tempo ha fatto comparire ben 2 miliardi di euro, chissà quanti provenienti dalla cassa depositi e prestiti, e quindi dalle casse dei Comuni». Gatti invita quindi tutti i cittadini contrari alla Tangenziale a proseguire nella mobilitazione, per bloccare la realizzazione dell’arteria e chiedere invece un programma concreto di interventi a favore del trasporto pubblico. «Province, Regione e Stato – ha concluso - abbiano la decenza di riparare le buche e di effettuare le manutenzioni delle strade per la sicurezza dei pendolari».

Redazione Web