Un confronto a viso aperto con l’ex Presidente della Provincia di Milano

 

Nei giorni scorsi ha manifestato chiaramente le sue perplessità sull’Expo 2015 e sul suo possibile trasferimento in Turchia. Cosa ci può dire a riguardo?
Non posso credere al trasferimento in Turchia e mi auguro che non succeda. Ma non si può non vedere il pericolo che la più grande opportunità di sviluppo degli ultimi trenta anni si trasformi in un flop. Da due anni Expo è fermo per le liti fra Comune, Regione e Provincia; è snobbato dal Governo, in primis dal Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e abbandonato da Bossi. I finanziamenti non ci sono. Ed è sempre più probabile che non siano stanziati i fondi per le opere connesse; il rischio è che non siano realizzate neppure le opere già finanziate (Brebemi e parte bassa della Pedemontana).

Come agirà, in vista delle prossime elezioni a Milano, il Partito Democratico?
Grazie al Pd, il centrosinistra sceglierà il proprio candidato con primarie aperte e vere. I candidati hanno una levatura tale che, da sola, garantisce una vera competizione democratica ed è prova del desiderio di rinascita politica e sociale della città. Per questo sono convinto che le primarie milanesi saranno una pagina fondamentale della storia politica italiana. All’interno di questo percorso il Pd ha scelto di sostenere Stefano Boeri perché convinto che rappresenti, al meglio, il progetto di riscossa civica di cui Milano ha bisogno.

Quali aspetti critica nel lavoro della Giunta di Regione Lombardia?
Manca una seria e innovativa politica industriale capace di rilanciare un sistema economico in profonda crisi. E questo è solo uno degli effetti negativi dell’appiattimento della Giunta sulle posizioni della Lega, che pretende di governare la Lombardia come un borgo medioevale, arroccato su una montagna e chiuso al resto del mondo.

La sua Amministrazione ha varato la Tem. Quali conseguenze e quali benefici porterà questa infrastruttura al Sud Est Milano?
Il progetto prevede la contestuale realizzazione del prolungamento della linea 3 fino a Paullo. In questo quadro, Tem porterebbe benefici alla zona.  

Stiamo assistendo ai lavori per il raddoppio della Paullese. Per il prolungamento della MM3 fino a Paullo, invece, per ora, non c’è alcun finanziamento.
Vero. Il Governo italiano non ha stanziato una lira e le amministrazioni locali di centrodestra, Provincia e Comune di Milano, ne sono così consapevoli che hanno proposto di introdurre un pedaggio sulle tangenziali per finanziarlo. Da Presidente della Provincia mi sono battuto con tutte le forze perché la MM3 arrivasse a Paullo.

E di chi sono le responsabilità di tutto questo?
Del Governo di centrodestra che, a oggi, non ha garantito alcun finanziamento e del Comune di Milano che continua a ignorare i territori fuori dai confini cittadini.

Il Presidente della Provincia Podestà, nel corso della Giunta ‘aperta’ itinerante di venerdì 17c.m., ha dichiarato che la Provincia di Milano è stata deferita dalla Corte dei conti in merito all’acquisizione del 15% della Milano Serravalle, e che proprio per questa operazione le casse dell’Ente sono vuote, al punto tale da non consentire ulteriori finanziamenti per le opere come il raddoppio della Paullese, la Tem e la MM3 fino a Paullo. Cosa ne pensa?
L’operazione Serravalle è stata autofinanziata con i dividendi delle azioni. Non ha sottratto alcuna risorsa alla Provincia. Parlare di casse vuote per quell’operazione è una palese falsità.

Passiamo alla politica locale. In quasi tutti i Comuni del Sud Est Milano, i circoli del Pd risultano uniti e determinati alla finalizzazione dei progetti. A Peschiera Borromeo no. A cosa è dovuto tutto questo?
Conosco molto bene il circolo del Pd di Peschiera e posso garantire che è unito e coeso. Basti pensare che nonostante la decisione della Sinistra Radicale e di Base Democratica di non appoggiare la candidatura del Sindaco uscente alle ultime elezioni comunali, queste sono state perse solo per 70 voti.

Susanna Tosti