Un piano da 300mln di euro per ristrutturare lo stadio Meazza

Presentato in Comune a Milano il progetto dallo studio Arco Associati per convincere Inter e Milan a non lasciare San Siro

Come sarebbe il

Come sarebbe il "nuovo" Meazza Foto Studio Arco Associati

Una imponente ristrutturazione da 300mln di euro per convincere Milan e Inter a rimanere a giocare all’ombra della Madonnina. Mercoledì 31 gennaio il Comune di Milano, nell’ambito di una apposita Commissione Consigliare, ha illustrato il progetto di ristrutturazione dello stadio Meazza elaborato dallo studio Arco Associati (capo progetto l'architetto Giulio Fenyves). Si tratta solo di una proposta che è stata illustrata per dimostrare che lo stadio si può ristrutturare senza smettere di giocare, un tema che hanno sempre posto Inter e Milan. 

Lo stadio è pensato nel mezzo di un parco tematico, circondato e completato da edifici di servizio, aperti e accoglienti. Il nuovo stadio deve essere totalmente sicuro, secondo standard qualitativi internazionali: la gestione dei flussi, la chiarezza di comunicazione, la qualità dei sistemi tecnologici di sicurezza, i controlli e monitoraggi continuativi degli apparati entrano in una logica di sistema. Fra le altre migliorie, il cambio dei seggiolini con sedute più larghe e comode, con in dotazione un visore touch. Uno stadio che diventa "smart: connettività, servizi on demand, comunicazione, acquisti". Il nuovo Meazza è pensato nel mezzo di un parco tematico, circondato e completato da edifici di servizio, fra cui potrebbero trovare posto le sedi di entrambi i club. Un impianto dove le luci cambierebbero in base alla squadra che ci gioca (sfondi rossi per il Milan, blu per l'Inter).

La novità più significativa sarebbe poi rappresentata dalla costruzione del 4° anello, che si presenterebbe come un nuovo corpo di due piani praticabili in virtù della parziale demolizione delle tribune del primo anello. Lungo una superficie di 10230 mq da moltiplicare per 2, quindi 20.460 mq, potranno essere disposti e organizzati tutti quei servizi integrativi alla tradizionale fruizione degli eventi: nuove aree per ospiti, vip, aree comuni, bar, servizi, e meeting. A conclusione dell'intervento, la capienza raggiungerebbe le 70mila postazioni esterne cui aggiungerne ulteriori 5mila interne. 

«Ci sono tanti motivi di buon senso, dal lato nostro, che ci dicono che questa opzione di ristrutturare San Siro è l'opzioneha commentato Beppe Sala -. È chiaro che da sindaco di Milano e della Città Metropolitana non farei nulla per oppormi alle ipotesi di nuovi stadi in Comuni che non siano Milano. Ciò non toglie che si possa ragionare sul fatto che dobbiamo fare di tutto per fare rimanere le squadre a Milano. La cosa più importante è che si possono fare i lavori senza chiudere lo stadio e questa è una questione dirimente».