Volevano compiere azioni violente durante manifestazioni pubbliche: blitz della Digos di Milano contro un gruppo di “No Vax”

Gli indagati sono membri attivi del gruppo Telegram denominato “I guerrieri”. Perquisizioni a Milano e in altre città italiane. La Procura di Milano valuta il reato di associazione a delinquere

Giovedì 9 settembre la Digos e il Compartimento di Polizia postale di Milano hanno eseguito perquisizioni domiciliari e informatiche a carico di appartenenti al mondo "No-Vax". Le indagini sono rivolte nei confronti di 8 persone residenti nelle città di Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova. Gli indagati sono membri attivi del gruppo Telegram denominato “I guerrieri” nel quale vengono progettate azioni violente da realizzare, anche con l’uso di armi ed esplosivi rudimentali, in occasione delle manifestazioni “no green pass” organizzate in tutta Italia, in particolare quella in programma nella Capitale per l’11 e 12 settembre. Dall’analisi dei messaggi pubblicati sulla chat è emerso altresì che gli indagati, uno dei quali titolare di porto d’arma e già noto alle forze dell’ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto, incitano gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive province di residenza. Alcuni membri del gruppo volevano organizzare una “riunione preparatoria” in vista dell’appuntamento romano e approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell’occasione. Attualmente il reato contestato è quello di istigazione a delinquere aggravata ma la Procura di Milano sta raccogliendo elementi utili e sta valutando anche l'ipotesi di associazione per delinquere. Intanto, col coordinamento del capo del pool dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili e del pm Piero Basilone, si lavora per capire se esiste una "rete" anche più ampia rispetto agli 8 già indagati dopo il blitz del 9 settembre. 

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