Questa mattina, a Milano nel quartiere Villa San Giovanni, un grosso stabile tra Via Vipacco e Via Fortezza è stato occupato da circa un centinaio di persone. I presenti erano in gran parte immigrati e famiglie con bambini, organizzati da centri sociali e collettivi pro-occupazione. L'organizzazione che si è occupata di questa iniziativa è la "Rete Solidale Noi Ci Siamo", nota per le numerose occupazioni messe in atto negli ultimi anni in città. In passato, hanno occupato molteplici edifici e spazi pubblici, quali Via Fortezza, Via De Stael, Via Iglesias, Via Fracastoro, Via Siusi, Via Palmanova e gli ex bagni pubblici di Via Esterle, ovvero il luogo dove verrà realizzata una moschea.

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Per questo motivo, i consiglieri comunali Samuele Piscina e Silvia Sardone, insieme alla Lega Milano, chiedono che l'amministrazione cittadina intervenga immediatamente per organizzare lo sgombero dello stabile «senza facilitare questi delinquenti delle occupazioni seriali. L'occupazione di proprietà private è un reato, e non va permesso di superare quelli che onestamente sono in graduatoria per accedere alle case popolari. La situazione deve essere gestita al più presto dall'amministrazione, al fine di evitare ulteriori peggioramenti della situazione, sia dal punto di vista del degrado, sia per quanto riguarda la criminalità che a Firenze e altrove a Milano si è sviluppata proprio a seguito di queste occupazioni».

«Il modus operandi utilizzato in ogni occorrenza è sempre lo stesso: una volta entrati all'interno degli spazi, si lasciano dentro decine di immigrati gestiti da un vero racket delle occupazioni. L'occupazione di questo stabile ricorda per ampiezza e stile quella dell'ex Hotel Astor a Firenze, che ha fatto scalpore per il caso della piccola Kata», concludono i due esponenti milanesi del carroccio .

(MIANEWS) Milano, 01 LUG - La Polizia di Stato ha sgomberato questo pomeriggio alle 4 un immobile in via Fortezza, angolo via Vipacco, di proprietà dell'azienda Santa Maria s.r.l., abusivamente occupato questa mattina da antagonisti della rete "Noi ci siamo", attiva nella rivendicazione del diritto all'abitare. lo riferisce la Questura. Allo sgombero hanno partecipato, oltre agli agenti della Polizia di Stato, anche carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco. Gli occupanti erano una quarantina e non si sono registrate criticità. Sul posto erano presenti anche i servizi sociali del Comune, ma nessuno degli occupanti ha richiesto una soluzione alternativa.