Permangono gravi ma stabili le condizioni del 46enne di Pantigliate che, nel pomeriggio di domenica 28 luglio in via Risorgimento, è stato colpito con un coltello da cucina dal padre 72enne. Subito dopo il ferimento, il paziente è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Niguarda di Milano, dove è tutt’ora ricoverato in terapia intensiva. In base a quanto emerso da fonti ospedaliere, le sue condizioni sono ancora gravi, ma stazionarie e i medici escludono la sussistenza del pericolo di vita. La lama, infatti, è affondata nell’addome, senza tuttavia ledere organi vitali. È stato lo stesso 72enne che, resosi conto dell’accaduto, ha chiamato i soccorsi. Quella che avrebbe potuto essere una tragedia si è materializzata al culmine dell’ennesima lite in famiglia occorsa tra padre e figlio. L’anziano genitore, infatti, era ormai giunto al limite della sopportazione, a seguito delle continue richieste di denaro da parte del figlio 46enne, tossicodipendente ed alcolista. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di San Donato hanno accertato infatti che il 46enne abitualmente minacciava il padre per avere soldi da utilizzare per acquistare alcol e droga. In base a quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo avrebbe afferrato il coltello con l’intento di spaventare il figlio, che aveva assunto toni particolarmente minacciosi: ne è così scaturita una breve colluttazione terminata con il ferimento del 46enne. Intanto i carabinieri hanno denunciato sia il padre che il figlio: il primo è stato accusato di lesioni gravi, mentre il secondo di estorsione e maltrattamenti in famiglia.