Petrali condannato: giusto o no?


Tutto risale alla sera del 17 maggio 2003, quando i due pregiudicati, Alfredo Merlino e Andrea Solaro, entrarono nel suo bar per rapinarlo. Lo colpirono ripetutamente al volto con efferata brutalità, sbattendogli la testa sul muro e minacciandolo con una pistola. Ciononostante Petrali, approfittando di un attimo di indecisione dei malviventi, estrasse il revolver regolarmente denunciato e sparò, uccidendo Merlino e ferendo Solaro.
Una sentenza controversa, motivo di risentimento da parte della popolazione milanese, che fino all’ultimo ha sostenuto e confidato nel proscioglimento dell’imputato. Ma così non è stato.
Forse perché il pubblico ministero quando ha chiesto una pena di nove anni e mezzo di reclusione non aveva preso in considerazione che Petrali aveva fatto fuoco per salvare se stesso e la moglie? E cosa dire di Solaro, che è stato condannato ad una pena di soli quattro anni e sei mesi mediante il rito abbreviato?

Quello che sconcerta e rammarica è che la giustizia dovrebbe tutelare di più le brave persone. Invece…

Maurizio Zanoni