Ritornano i cani di Sesto

Secondo i volontari di Segrate, la cifra nettamente superiore richiesta a Redecesio è ampiamente giustificata da numerose spese sostenute dallo stesso canile. Per una sterilizzazione, spiegano i volontari, vengono effettuati esami del sangue, pre-anestesia, anestesia gassosa, terapia antidolore e antibiotica post-operatoria. L’operazione comprende anche il risveglio dell’animale in un luogo riscaldato e asettico. Dopo dodici anni Sesto rompe la convenzione con l’associazione di Segrate, che perde il relativo indotto: alla fine del 2008 sono state contati all’interno del canile di Segrate poco meno di cinquecento esemplari provenienti da Sesto. Tuttavia, fu proprio la stessa cittadina di Sesto nel ’97 a chiedere di trasferire a Segrate gli animali allora ospiti del canile di Pantigliate. Di questi, fanno sapere i volontari, solo una ventina sono morti di vecchiaia all’interno del canile. Gli altri sono stati adottati, nel pieno rispetto di tutte le disposizioni sanitarie del caso. A Segrate gli animali vengono fatti sgambare all’aperto due volte al giorno in spazi adeguati. I cani, prima di essere ospitati in una canile, sono spesso vittime di maltrattamenti. Tutte queste attenzioni, pertanto, si rendono necessarie affinché l’animale recuperi fiducia nell’uomo, in modo da facilitare e rendere il meno possibile traumatica un’eventuale pratica di adozione.

Lorenzo Invernizzi