Peschiera, Ayat e Yahia attendono tre ore per parlare con il sindaco Moretti, ma ancora una volta non riescono ad incontrarlo |Video|

Continua la triste storia della famiglia siriana in emergenza abitativa, quattro figli minorenni e la madre ospiti di più amici a Milano e Cologno Monzese, lui dorme in macchina. La deriva umanitaria di uno dei comuni più ricchi d'Italia, lancia inquietanti interrogattivi.

Ayat Basbouse e Yahia Jaghl nela sala di attesa del Municipio

Ayat Basbouse e Yahia Jaghl nela sala di attesa del Municipio

Qual è il motivo per cui non vengono ricevuti dal Sindaco di Peschiera Borromeo?

Questa notte Yahia è stato fortunato, un suo connazionale  alle due di notte è andato a prenderlo per farlo dormire a casa sua, troppo freddo per dormire in macchina. Sveglia  di mattino presto poi inizia  il servizio scuolabus per i suoi figli, i due più piccoli, gemelli di 9 anni dormono con la madre da un amico di famiglia. Le due più grandi di 13 e 15 anni dormono a Cologno Monzese da un altro amico.  Una volta recuperati i suoi figli Yahia li accompagna a scuola, tre frequentano l’Istituto Montalcini di Peschiera Borromeo, la più grandi frequenta le scuole superiori  a Milano. Alle ore 9 di questa mattina insieme alla moglie Ayat, come aveva annunciato si è recato in comune per avere un colloquio con il sindaco Augusto Moretti. Dopo essersi fatto annunciare, hanno atteso di essere chiamati. Ma ancora una volta non sono stati ricevuti, né dal primo cittadino né tanto meno dal Vicesindaco. Li hanno fatti aspettare tre ore, ma niente. I vertici del’esecutivo non hanno ritenuto neanche di portare la loro solidarietà a questa famiglia sfortunata. In Redazione abbiamo ricevuto tantissime chiamate di lettori che volevano sapere come aiutare la famiglia siriana. Come 7giorni abbiamo proposto a Yahia Jaghl di lanciare una raccolta fondi online,  con la finalità di trovare le risorse economiche necessarie a pagare un bed & breakfast o un albergo, almeno per i week end. Così la famiglia avrebbe potuto passare qualche ora di serenità insieme. «Io non voglio la carità. Aiutatemi a trovare una casa, voglio pagare. e provvedere alla mia famiglia», ci dice Yahia Jaghl. Poco prima di mezzogiorno Ayat Basbouse e Yahia Jaghl dopo aver atteso invano nella sala di attesa del Municipio, per mano sono usciti dal palazzo: «Non desistiamo, lo dobbiamo ai nostri figli» esclama la coppia. Si sono avviati, devono prendere la macchina, preparare da mangiare per i loro ragazzi,  prenderli all’uscita da scuola e riaccompagnarli dagli amici che li ospitano. Yahia, peschierese dal 1996,  stasera dormirà ancora in macchina, al freddo, e domani ricomincerà la sua lotta per dare un tetto alla sua famiglia. La deriva umanitaria di uno dei comuni più ricchi d'Italia, lancia inquietanti interrogattivi: qual è il motivo per cui non vengono ricevuti dal Sindaco di Peschiera Borromeo?

«Quando il giornalismo tornerà a essere 'buon giornalismo', informandosi prima di scrivere articoli che strumentalizzano situazioni di vera o presunta difficoltà, forse il nostro Paese e il nostro Comune ricominceranno a essere un posto migliore»

Cit. Beatrice Rossetti Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Peschiera Borromeo

Giulio Carnevale