La nottata di follia finisce davvero male a Peschiera per una intera famiglia, composta dal 33enne M.E., dalla convivente 44enne R.C. e dal 22enne figlio di lei, N.P., tutti arrestati per resistenza e oltraggio. Attorno alle 2 del mattino di domenica 8 dicembre i tre, in evidente stato di alterazione alcolica, sono entrati in un bar di via Liberazione che stava chiudendo. Rivolgendosi al titolare, hanno sostenuto di essere stati aggrediti e, per questo, hanno chiesto di poter vedere i filmati di videosorveglianza. Di fronte al rifiuto del proprietario hanno chiesto per tutta risposta che venissero loro serviti degli alcolici ma, anche in questo caso, non sono stati accontentati. Ne è così nata una accesa discussione che ha reso necessario l’intervento dei carabinieri. Anche alla vista delle divise i tre non ne volevano proprio sapere di lasciare il locale, finché la situazione non è degenerata: dopo aver rivolto insulti ai militari, il 33enne M.E. è partito alla carica, tentando di colpire con una testata uno degli uomini dell’Arma, spingendo a terra il collega intervenuto in suo soccorso. Quando il 33enne è stato immobilizzato, anche figlio e compagna sono andati all’assalto, cercando di liberarlo sferrando calci e pugni alle forze dell’ordine. Alla fine sono stati tutti ammanettati e portati in caserma. Condotti davanti al Giudice, M.E. è stato condannato ai domiciliari e per N.P. è stato disposto l’obbligo di firma, mentre non sono stati presi provvedimenti a carico della mamma.