Botte alla moglie e alla figlia: 38enne in manette a San Giuliano

L’uomo, un ucraino, dopo aver alzato il gomito ha aggredito le due donne impugnando una spranga di ferro. Per mamma e figlia prognosi superiori ai 20 giorni

Lesioni personali gravi, aggravate dalla parentela e dall’uso di oggetti atti ad offendere. Con queste pesanti accuse R.C., un ucraino di 38 anni, nelle sere scorse è stato arrestato dai carabinieri a San Giuliano. A fare le spese della sua ira sono state la moglie e la figlia, ancora adolescente, che sono state percosse con una spranga di ferro ed hanno rimediato prognosi superiori ai 20 giorni. In base a quanto ricostruito sin’ora, sono stati i vicini di casa a lanciare l’allarme al 112. Dall’appartamento di via Pontida a Borgolombardo, infatti, provenivano urla e rumori inquietanti, segno che era in corso una violenta lite famigliare. Sul posto sono accorsi i carabinieri della Tenenza sangiulianese che, una volta entrati nell’appartamento, hanno notato un gran disordine, con tanto di vetri rotti e persino macchie di sangue in alcune stanze, oltre al 38enne in evidente stato di alterazione. Stando a quanto emerso, dopo essere rientrato dal lavoro, R.C. avrebbe alzato decisamente il gomito, ingurgitando due bottiglie di vino una dopo l’altra. Da qui ne sarebbe poi scaturita una lite con la compagna, ben presto degenerata in un’esplosione di violenza: al culmine dell’alterco, l’uomo avrebbe impugnato la spranga, colpendo ripetutamente prima la donna e poi anche la figlia che aveva tentato di difendere la madre. Portato davanti al Giudice, l’uomo è stato condannato ai domiciliari a casa della sorella, in considerazione anche dell’assenza di precedenti.
Redazione Web

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