Crisi Bindi: l’azienda annuncia la riapertura del dialogo coi lavoratori, per trovare strade alternative ai licenziamenti

Sembrano finalmente aprirsi i primi spiragli in merito alla delicata questione licenziamenti che, da qualche tempo, riguarda lo stabilimento Bindi di San Giuliano.

Il braccio di ferro portato avanti nelle ultime settimane da lavoratori e sindacati, infatti, pare aver convinto la proprietà a intavolare una nuova trattativa, allo scopo di scongiurare i 150 tagli preventivati dall’azienda. La notizia è giunta nel tardo pomeriggio di mercoledì 27 novembre, al termine di una intera giornata di colloqui tra Bindi e le rappresentanze sindacali, tenutasi presso la sede milanese di Assolombarda. Contemporaneamente al summit, una folta schiera di dipendenti Bindi ha dato vita a un presidio che, con tanto di striscioni e slogan, si è posto a strenua difesa dei posti di lavoro. L’incontro ha quindi di fatto scongiurato l’immediata entrata in vigore della procedura di mobilità, così come si era temuto nei giorni scorsi, ma di fatto i lavoratori non possono considerarsi fuori pericolo. Presto verrà fissato un nuovo tavolo di contrattazione con Bindi ma, fino all’ottenimento di soluzioni certe e concrete, il livello d’allarme rimarrà elevato.

Redazione Web