Debiti e rischio dissesto: San Giuliano non venderà i suoi beni e non aumenterà le imposte

Il sindaco ha annunciato che si batterà la strada della rateizzazione e del taglio delle spese non necessarie. Sull’Ente pendono quasi 10mln di euro da pagare in merito a debiti contratti da Genia ed a espropri di terreni agricoli a Civesio

Il municipio di San Giuliano

Il municipio di San Giuliano

Nessuna vendita di patrimonio immobiliare pubblico e nessun rischio di aumento o adeguamento delle tariffe dei servizi, almeno per il momento. L’Amministrazione di San Giuliano si trova a dover fare i conti con un pesante debito da circa 10mln di euro, a fronte di un bilancio di circa 28mln, che rischierebbe quindi di mandare il Comune in default. Parte di questa somma, attorno 5mln, in base a quanto stabilito da una recente sentenza del Tribunale di Lodi dovranno essere versati alla ditta Sister Scarl, cui in passato Genia aveva affidato dei lavori che di fatto non aveva mai saldato. A Questi, secondo un successivo dispositivo della Corte d’Appello, si aggiungono poi poco più di ulteriori 4mln che l’Ente dovrà versare a seguito dell’esproprio di alcuni terreni a Civesio, per la costruzione di abitazioni in edilizia convenzionata. A fronte di un quadro debitorio allarmante, quindi, il Comune sangiulianese ha dovuto mettersi all’opera per far fronte ai pagamenti dovuti, nel tentativo di scongiurare scenari foschi. 
Tra le ipotesi ventilate nei giorni scorsi è emersa la possibilità di mettere in vendita pezzi del patrimonio immobiliare ancora in capo al Comune, quelli cioè non trasferiti a Genia, tra i quali si era ipotizzata la cessione di una delle farmacie, sicuramente tra i beni più appetibili. Le altre strategie considerate prevedevano inoltre un aumento delle imposte e un adeguamento delle tariffe dei servizi alla cittadinanza. A seguito di un summit tenutosi tra i componenti dell’esecutivo, però, tutti questi scenari sono stati momentaneamente scongiurati. Secondo quanto emerso, infatti, il Comune punterà dapprima a raggiungere un accordo con i creditori per ottenere una rateizzazione dei debiti e poi a recuperare risorse tagliando tutte le spese non necessarie. Eventuali future strategie che dovessero implicare la vendita del patrimonio immobiliare dovranno comunque essere poste al vaglio del Consiglio comunale.
Redazione Web