Donna accoltellata e uccisa a San Giuliano Milanese: è caccia aperta all’assassino

Il delitto si è consumato tra la rotonda della Binasca e la via per Pedriano, al confine con Melegnano. La vittima, una 47enne di origine albanese, sarebbe stata raggiunta da cinque coltellate al culmine di una lite con una persona al momento ricercata

È stata rincorsa lungo la Provinciale Binasca, buttata a terra e colpita con 5 coltellate, 2 alle gambe e 3 alla schiena, che l’hanno lasciata agonizzante in una pozza di sangue. Tutto sotto gli occhi di alcuni automobilisti di passaggio che hanno assistito terrorizzati alla scena ed hanno chiamato i soccorsi. Quando il 118 è giunto in loco la vittima dell’aggressione era ancora viva ma è deceduta poco dopo all’Humanitas di Rozzano, nonostante un delicato intervento chirurgico eseguito d’urgenza. È morta così, attorno alle 13.00 di domenica 7 febbraio, Luljeta Heshta, 47enne di origine albanese, tra la rotonda della Binasca e la via per Pedriano, al confine tra San Giuliano e Melegnano. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna si trovava in Italia da una decina d’anni e si prostituiva abitualmente proprio dove ha trovato la morte. Tutta l’area circostante, tra la rotatoria della Binasca sino al cavalcavia che precede l’imbocco del casello delle Tangenziali, è infatti storicamente luogo dove stazionano lucciole in attesa di clienti. I primi testimoni avevano visto un aggressore "vestito di nero" fuggire subito dopo l’aggressione. Il procuratore di Lodi Domenico Chiaro, nel tardo pomeriggio di domenica, aveva lanciato un appello "a chiunque abbia visto qualcosa o litigare un uomo e una donna o solo l'uomo che fuggiva dopo i fatti, a mettersi in contatto con i carabinieri o con altre forze dell'ordine o direttamente con la Procura di Lodi". L’efferatezza del delitto, avvenuto alla luce del sole, ha fatto scartare in breve tempo l'ipotesi del conoscente per caso o della rapina finita male, indirizzando i carabinieri verso qualcuno che conosceva bene la vittima, sapeva dove lavorava e, presumibilmente, nutriva nei suoi confronti motivi di rancore personale. La Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un fascicolo per omicidio volontario e il procuratore Domenico Chiaro ha spiegato che "per ora, non c'è nessuna ipotesi esclusa o privilegiata in partenza ma febbrili indagini in corso".

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