«Ho bisogno di soldi per le cure»: sangiulianese non abbocca alla truffa con la scusa del Coronavirus

Una 65enne è stata contattata telefonicamente da una fantomatica nipote che le chiedeva 8mila euro per curarsi, ma la donna non è caduta nel tranello. Occhio anche alle truffe dei test sierologici a domicilio

Una 65enne di San Giuliano non è caduta nel subdolo tranello telefonico tesole da una coppia di balordi che ha tentato di spillarle una consistente somma di denaro. Nei giorni scorsi la donna è stata contattata da una donna che, spacciandosi per una fantomatica nipote, ha raccontato di aver contratto il Coronavirus. Sostenendo di essere in difficoltà economiche, ha quindi chiesto alla “zia” 8mila euro per poter pagare una non meglio precisata serie di iniezioni. La voce femminile ha informato la 65enne che un infermiere sarebbe passato il giorno successivo a ritirare i soldi. La vittima del raggiro, però, non si è fatta ingannare e, riagganciato il telefono, ha avvertito le forze dell’ordine. Questa tipologia di truffa telefonica ordita da parenti fittizi in cerca di denaro è purtroppo in voga da tempo, ma in questi mesi è stata furbescamente adattata alla paura legata alla diffusione del Covid-19. In tale contesto, si registra in tutto il territorio anche un aumento di raggiri legati a test sierologici offerti a domicilio, con vittime predestinate sempre gli anziani.   
Redazione Web

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