Il Comune di San Giuliano insignito del premio “Pio La Torre”, per l’utilizzo sociale degli immobili confiscati alla mafia

Il riconoscimento è stato consegnato al sindaco Alessandro Lorenzano dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia

Premio

Premio "Pio La Torre" Da destra: Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione; Franco La Torre, figlio di Pio; il Ministro Madia; Alessandro Lorenzano

Il Premio “Pio La Torre” – Sezione Buone pratiche amministrative, è stato conferito al Comune di San Giuliano per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Tre appartamenti sono stati infatti recuperati e assegnati a famiglie bisognose per far fronte all’emergenza abitativa. Durante la mattinata di giovedì 2 ottobre si è svolta la cerimonia di consegna del premio in Campidoglio, alla sua prima edizione. A Roma era presente una delegazione di San Giuliano composta dal Sindaco, Alessandro Lorenzano, e dagli assessori Pierluigi Dima (Politiche Sociali) e Maria Morena Lucà (Cultura). Avviso Pubblico e Libera hanno promosso la prima edizione del riconoscimento, prevedendo una sezione dedicata agli Enti locali e finalizzata a valorizzare quelle esperienze politico-amministrative che hanno avuto la concreta capacità di contribuire a promuovere la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Il Premio è stato istituito per ricordare la figura di Pio La Torre, sindacalista e politico, ucciso a Palermo il 30 aprile 1982 in un agguato mafioso insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo. «Con il progetto che l'Amministrazione Comunale ha promosso è possibile restituire alla collettività ciò che è frutto di illegalità – ha commentato Lorenzano - Ricevere questo premio da parte del Ministro e dal Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione è una grande emozione. Ma anche responsabilità». 
Redazione Web