L’assessore Maria Morena Lucà ha le idee chiare: fare cultura è «creare sinergie positive, capaci di valorizzare il territorio e le eccellenze della città»
A pochi giorni dalla conclusione della XXI rievocazione storica della “Battaglia dei Giganti”, evento preminente del Comune di San Giuliano Milanese
02 ottobre 2012
A pochi giorni dalla conclusione della XXI rievocazione storica della “Battaglia dei Giganti”, evento preminente del Comune di San Giuliano Milanese, 7giorni ha incontrato l’assessore alla Cultura, Maria Morena Lucà, per capire se la cultura, in questi tempi di crisi, possa ancora rivestire un ruolo importante per lo sviluppo della comunità. All’incontro ha partecipato anche Pierino Esposti, presidente dell’Associazione Cultura Zivido, storico locale e ideatore della rassegna.
Assessore Lucà, i tagli e le nuove disposizioni statali si abbattono, come una scure, sui bilanci comunali; con queste limitazioni è ancora possibile destinare parte del bilancio a eventi ricreativi?
La cultura viene sempre ritenuta superflua ed è, solitamente, il primo settore a subire ridimensionamenti. Il sindaco Lorenzano, invece, è molto attento al mio settore; non ho un grande budget ma, attraverso ottimizzazioni e sponsorizzazioni, riusciamo a garantire un buon livello. Cerchiamo, inoltre, di coinvolgere sempre le attività produttive del territorio, in modo da sfruttare il potere catalizzatore dell’evento a beneficio delle nostre realtà commerciali.
Una domanda per entrambi, Lucà e Esposti: il Comune di San Giuliano risente, purtroppo, di una brutta fama; può la cultura essere una panacea, mostrando la città in una luce diversa?
Lucà: Lo scopo del mio assessorato è proprio quello di creare delle sinergie positive, capaci di valorizzare il territorio e le eccellenze della città; a tal fine, quest’anno abbiamo posticipato la rievocazione storica per farla rientrare nella vasta programmazione culturale settembrina, con il percorso cicloturistico, organizzato in collaborazione del Fai, la mostra “L’armata della cenere” del Maestro Cuman, seminari, concerti… Ho chiari gli obiettivi e tra questi vi è una particolare attenzione all’intercultura e ai giovani, motore della società, a cui si devono offrire modelli positivi. Il governare attraverso l’innovazione deve essere un metodo, ragionando sempre in funzione del target: bisogna approcciare l’interlocutore con un linguaggio chiaro, cercando di coinvolgerlo in prima persona.
Esposti: Parto dal presupposto che è sbagliato solo accusare; invece di dire “San Giuliano è sporca, l’amministrazione non pulisce” cominciamo a fare un metro in più per buttare la carta nel cestino. Bisogna sempre porre attenzione al luogo dove si abita anche informandosi sulla storia della propria città. San Giuliano nasce come paese di immigrazione: persone provenienti da paesi diversi, ognuno con una propria storia. La battaglia dei Giganti può essere un collante, un riferimento comune a tutti gli abitanti.
Esposti, come nasce la manifestazione “La battaglia dei Giganti”?
Innanzitutto non chiamatela mai “Battaglia di Marignano”: è un errore storico, la battaglia è avvenuta a San Giuliano! Organizzo l’evento da ben 23 anni. I primi 15 anni sono stati a carico dell’Associazione culturale, poi, abbiamo trovato gli sponsor. I cittadini, che partecipano volontariamente, sono diventati, poi, sempre più numerosi, realizzando quello che si proponeva l’evento: essere un momento di aggregazione. È talmente forte il sentimento di affezione della città all’evento che la nostra sfilata storica è l’unica completamente priva di barriere: tutti si spostano come omaggio al corteo.
Ilaria Piermatteo
02 ottobre 2012