Malata e su una sedia a rotelle Il Comune le toglie il sussidio

 

L’incredibile storia di Anna, ‘colpevole’ di possedere un’abitazione

Èagghiacciante la storia di Anna Rozza, una disabile che, a causa di una grave malattia, è costretta a sedere su una carrozzina e a cibarsi di pappine. Pesa ormai trenta chili Anna, che fino a gennaio poteva godere di un sussidio, anche se pur minimo, elargito dal Comune, di circa settanta euro per l’acquisto dei medicinali. Ad oggi quell’unico aiuto le è stato revocato.
A raccontarci questa verità ci ha pensato Pierino Esposti, il fondatore della “Città delle idee”, la televisione sangiulianese via web. “A San Giuliano Milanese vive una disabile, costretta da una terribile malattia a passare il resto della sua vita immobilizzata su una carrozzina – ha detto Esposti. Sono poche decine di chili dentro i quali un apparecchio inietta dosi di morfina; una persona che può solo ingerire cibo liquido oltre a numerosi farmaci e vitamine. Eppure la sua forza di volontà, la sua vitalità, la sua disponibilità verso gli altri “normali” è di eccezionale evidenza. Dopo lunghe peripezie ha ottenuto dall’Amministrazione sangiulianese un contributo economico per l’acquisto dei medicinali necessari per vivere. Con lettera protocollata e datata 5 giugno 2008, la dirigente Area Servizi Sociali, dottoressa Sabina Perini, dell’assessorato ai Servizi Sociali diretto da Lucia Salvato, comunicava a questa disabile l’erogazione mensile della cospicua somma di 70 euro per l’acquisto dei medicinali”.
E poi, cosa è successo? “Dal mese di gennaio 2009 – prosegue Esposti - l’erogazione del contributo è stata interrotta senza che la disabile abbia ricevuto comunicazione scritta da parte dell’Amministrazione sangiulianese”. Chiesta la ragione di tale interruzione all’assistente sociale di riferimento, la disabile si sarebbe sentita rispondere che non aveva diritto al contributo in quanto proprietaria dell’abitazione in cui vive e che prima le avevano semplicemente “fatto un favore”. Anna, che al mese spende circa 200 euro per i medicinali, si è vista sottratta da un giorno all’altro quel misero aiuto dato dall’ente. “Viene naturale chiedersi perché il fatto di essere proprietaria di un’abitazione non ha influito nella decisione del 5 giugno scorso? – ha poi aggiunto Esposti. “Forse che per l’Amministrazione sangiulianese un disabile, per avere assistenza, debba necessariamente vivere sotto i ponti? Con quale coraggio morale persone addette ai Servizi Sociali, che possono camminare dove vogliono, che possono mangiare ciò che desiderano, che possono godere i piaceri dell'amore, che possono vivere una vita normale, si rivolgono a una concittadina sfortunata e martoriata da grave malattia, umiliandola in questo modo?”. Tempi di crisi economica. O dell’anima?

Stefania Pellegrini