I due sono accusati di aver ordito una maxi truffa da 260.000€ ai danni di un colosso internazionale della distribuzione di materiale informatico, con una sede a San Giuliano. Attraverso due fidejussioni false ma realizzate a regola d’arte, i due hanno operato due successivi ordini da 130.000€ ciascuno di oggetti hi-tech, comprendenti computer Mac desktop, portatili, iPad, iBook e iPhone.

I malviventi, spacciandosi per dipendenti di una società milanese di vendite online, realmente esistente ma totalmente estranea ai fatti, avrebbero poi dovuto rivendere la refurtiva con lo sconto del 20% a ignari clienti. Ma proprio l’estrema vicinanza temporale di due ordinazioni così cospicue ha finito per insospettire l’ufficio legale del fornitore che, attraverso ulteriori controlli, ha scoperto che le fidejussioni erano fasulle.

Il primo carico di merce era ormai già stato consegnato a fine febbraio e così i Carabinieri di San Giuliano hanno coordinato la consegna del secondo ordinativo, che si è quindi trasformata in una trappola per i truffatori. Nel pomeriggio di ieri, martedì 2 aprile, uno dei due complici si è presentato presso i cancelli sangiulianesi dell’azienda, caricando su un furgone circa 80 scatoloni pieni solo di risme di carta.

Quando l’uomo si è allontanato, tre auto di copertura dei Carabinieri lo hanno seguito fino in un parcheggio di via Corelli a Milano, dove lo attendeva il suo “socio”, e per loro è scattata inevitabile la denuncia. Attualmente i Carabinieri stanno cercando di ricostruire l’intera rete di contatti dei truffatori, il cui volume di affari era a dir poco impressionante.

Presso l’abitazione di uno dei due, poi, i militari hanno rinvenuto ancora parte del materiale appartenente alla prima ordinazione di fine febbraio.

Alessandro Garlaschi