Tutela beni ambientali e culturali: le proposte del Comitato Villa Angelino al Comune di San Giuliano

Gli esponenti del sodalizio, nato a seguito dell’abbattimento dell’omonima storica villa, il 24 marzo hanno incontrato sindaco e assessori

Villa Angelino e i cedri dell'Himalaya recentemente abbattuti, da cui il Comitato ha tratto ispirazione

Villa Angelino e i cedri dell'Himalaya recentemente abbattuti, da cui il Comitato ha tratto ispirazione

Il Comitato Villa Angelino ha incontrato la Giunta di San Giuliano Milanese per mettere sul tavolo una serie di proposte inerenti alla tutela dei beni ambientali e culturali cittadini. In particolare è stata chiesta la redazione di un Regolamento del verde pubblico e l’integrazione/modifica del Regolamento Edilizio in modo da sottoporre a nulla osta il taglio di piante in giardini privati che abbiano valore storico-ambientale, ricorrendo al preventivo parere della Soprintendenza ai Beni Culturali prima di rilasciare concessione di abbattimento degli edifici storici. Inoltre il Comitato si è preoccupato di segnalare che, qualora fosse necessario espiantare essenze arboree, di provvedere alla loro sostituzione con un congruo numero, specialmente se le piante sono maestose. Si è poi fornito un copioso elenco di monumenti, ville, borghi da tutelare che rappresentano elementi significativi della storia locale. Ma anche da valorizzare o recuperare con l’intervento pubblico/privato quali il borgo di Viboldone, Zivido e Mezzano, la Rocca Brivio, il sentiero dei Giganti che racchiude ad anello il territorio a sud di San Giuliano fino alla Cascina Cappuccina dove la Vettabbia confluisce nel Lambro; e poi una serie di edifici significativi sparsi fra le frazioni e il capoluogo sangiulianese. «Intendiamo – afferma il presidente del Comitato Valerie Linch - gettare un ponte di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione comunale, salvaguardando quello che è rimasto del patrimonio storico rurale e ambientale del nostro territorio».

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