Segrate, Giuseppe Del Giudice condannato a quattro anni e quattro mesi per tentata corruzione
Il consigliere di Forza Italia offrì 600mila euro al sindaco Paolo Micheli per favorire la sua azienda in un appalto
Giuseppe Del Giudice, consigliere comunale
di Forza Italia di Segrate, alle porte di Milano, è stato condannato a 4
anni e 4 mesi di reclusione, 4 mesi in più della richiesta del pm Paolo
Filippini, per istigazione alla corruzione nei confronti del sindaco
del centro dell'hinterland, Paolo Micheli, che poi lo denunciò. Lo ha
deciso la quarta sezione del Tribunale di Milano al termine del processo
all'esponente politico azzurro. Il collegio ha respinto la richiesta di
risarcimento per danni avanzata dall'amministrazione comunale.
La vicenda, in parte venuta a galla dalle intercettazioni disposte dal pm nell'ambito di un'altra inchiesta, e che ha fatto finire Del Giudice imputato, riguarda un appalto ventennale da 20 milioni. Come si legge nel capo di imputazione, nell'estate 2016 "in violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione di Consigliere Comunale del Comune di Segrate" - allora era di maggioranza oggi è di minoranza - avrebbe offerto al primo cittadino 'una somma non inferiore a 600.000 euro', affinché favorisse, con atti contrari ai doveri di ufficio, l'affidamento dei 'lavori di adeguamento, messa a norma', anche sotto il profilo del risparmio energetico, dell"impianto di pubblica illuminazionè e dei semafori di tutta la cittadina, la società da lui sponsorizzata la quale, però, dall'inchiesta non è risultato alcun suo coinvolgimento come parte attiva nella presunta corruzione".
Il tentativo da parte di Del Giudice di fare andare a buon fine 'l'affare', per il pm ,sarebbe avvenuto nonostante la proposta presentata dall'impresa da lui caldeggiata all'ente locale, e "dichiarata di pubblico interesse dalla precedente giunta", fosse già stata da Micheli "'volutamente accantonata perché ritenuta antieconomica rispetto alle condizioni dell'offerta Consip".
La vicenda, in parte venuta a galla dalle intercettazioni disposte dal pm nell'ambito di un'altra inchiesta, e che ha fatto finire Del Giudice imputato, riguarda un appalto ventennale da 20 milioni. Come si legge nel capo di imputazione, nell'estate 2016 "in violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione di Consigliere Comunale del Comune di Segrate" - allora era di maggioranza oggi è di minoranza - avrebbe offerto al primo cittadino 'una somma non inferiore a 600.000 euro', affinché favorisse, con atti contrari ai doveri di ufficio, l'affidamento dei 'lavori di adeguamento, messa a norma', anche sotto il profilo del risparmio energetico, dell"impianto di pubblica illuminazionè e dei semafori di tutta la cittadina, la società da lui sponsorizzata la quale, però, dall'inchiesta non è risultato alcun suo coinvolgimento come parte attiva nella presunta corruzione".
Il tentativo da parte di Del Giudice di fare andare a buon fine 'l'affare', per il pm ,sarebbe avvenuto nonostante la proposta presentata dall'impresa da lui caldeggiata all'ente locale, e "dichiarata di pubblico interesse dalla precedente giunta", fosse già stata da Micheli "'volutamente accantonata perché ritenuta antieconomica rispetto alle condizioni dell'offerta Consip".