Un breve faccia a faccia – svoltosi nella mattinata di venerdì 5 settembre al Pirellone -   tra il consigliere regionale segratese Paolo Micheli, su mandato di Umberto Ambrosoli, e l'imprenditore bergamasco Antonio Percassi che, insieme agli australiani della società Westfield, ha in progetto la costruzione del centro commerciale “Westfield Milan” nell'area dell'ex dogana di Segrate. Un incontro, cui  ne seguirà presto un secondo al quale parteciperanno anche gli investitori stranieri, servito per approfondire il quadro della situazione che dovrebbe a breve sbloccarsi dopo il recentissimo via libera del Cipe al finanziamento dei lavori della Cassanese bis per il tratto dallo svincolo di Lambrate fino all'ex dogana, strada indispensabile per l'inizio dei lavori. «Trasparenza e legalità devono essere i punti cardine di questa iniziativa imprenditoriale – ha commentato Micheli -. Sarà mio compito vigilare che si vada in questa direzione per evitare situazioni spiacevoli come è accaduto anche recentemente per l'Expo. Resto inoltre preoccupato – ha aggiunto -  per le ricadute ambientali, viabilistiche, occupazionali e sul commercio locale che quest’opera potrebbe avere su Segrate e sull'intera aera della Martesana. Preoccupazioni che ho già presentato in questo primo incontro a Percassi, da cui ho ricevuto un apprezzabile segnale di disponibile attenzione». Micheli, anche in veste di capogruppo della lista civica Segrate Nostra, si è reso disponibile al confronto, ferme restando le preoccupazioni sollevate da sempre all'indirizzo di quest'opera faraonica che porterà nelle vicinanze di Linate il secondo mall più grande d'Europa (1,8 milioni di metri quadrati) con un investimento di 1,4 miliardi di euro.