Settala, DHL «Sciopero senza preavviso, ostacolato l’invio di farmaci salvavita in tutta Italia»

Il colosso della logistica condanna senza mezze misure le modalità di svolgimento dello sciopero e respinge ogni addebito

Foto d'archivio

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In seguito al nostro articolo pubblicato mercoledì 8 marzo 2017 sullo sciopero dei lavoratori dei Si-Cobas ai magazzini della DHL di Settala, riceviamo e pubblichiamo il contenuto del comunicato stampa inviato alla nostra redazione dai vertici di DHL Supply Chain:

«Relativamente ai fatti che hanno coinvolto il sito di Settala nella giornata odierna (8 marzo 2017 n.d.r.) , l’azienda DHL Supply Chain tiene a specificare che:
Durante uno sciopero nazionale proclamato da varie organizzazioni sindacali in favore dei diritti della donna in occasione dell’8 marzo, senza alcun preavviso, il SI.Cobas, ha trasformato la giornata in una manifestazione a supporto di una propria rivendicazione nei confronti degli appaltatori di DHL Supply Chain.
Le proteste hanno coinvolto in percentuale minima i lavoratori, in particolare le lavoratrici, delle società operanti all’interno del sito e sono state alimentate da soggetti esterni con modalità violente e illegittime, quali blocchi e picchetti finalizzati ad impedire l’accesso di persone e il transito dei mezzi di trasporto. Modalità non condivisibili e non accettabili che hanno anche comportato il ferimento di una lavoratrice nel tentativo di raggiungere il proprio posto di lavoro.
DHL Supply Chain, che  richiede e controlla che all’interno dei propri siti siano pienamente rispettate ed implementate le normative in materia di Sicurezza sul lavoro, ivi compreso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, non può tollerare le situazioni di rischio che oggi si sono venute a creare.
Il sito di Settala è il campus logistico esclusivamente dedicato a prodotti medicinali, inclusi molti farmaci salvavita, destinati a ospedali e farmacie di tutta la nazione. I blocchi e i picchetti di stamane, impedendo la libera circolazione dei mezzi di trasporto, hanno ostacolato l’erogazione di servizi pubblici essenziali tutelati dalla legge 146/1990 in materia di sciopero.
Da un punto di vista operativo sono stati messi in atto piani di Business Continuity per ridurne le conseguenze.
DHL Supply Chain è vicina alla lavoratrice che oggi è stata aggredita dai dimostranti e soccorsa dall'ambulanza e le auspica una pronta guarigione».