A Spino, raddoppiato il depuratore senza alcuna spesa per il Comune

Il comune di Spino d'Adda ha ottenuto che il raddoppio del suo depuratore fosse a carico della municipalizzata cremasca Scrp

La proposta formulata dal sindaco venne accolta e si iniziò un percorso in cui Scrp si metteva a disposizione per attuare l’intervento e farsi carico della messa in esercizio dell’opera: Riccaboni ha ottenuto che il costo lavori fosse economicamente a carico di Scrp, che è diventata stazione appaltante e che riceverà i rimborsi di quanto speso, pari a 323mila euro, dall’Ato. Come ha detto il sindaco, si tratta di un accordo per superare criticità amministrative, ambientali e di bilancio.
L'opera, la prima su cui Riccaboni si è concentrato, nonappena è diventato sindaco, è stata conclusa in un anno e il depuratore di Spino d’Adda ha ora una capacità di 9mila abitanti equivalenti. L’opera doveva essere ultimata secondo accordo di programma del 2009 dall'amministrazione precedente all'attuale, e lo stato della depurazione (e quindi delle acque del fiume Adda) era molto peggiorato nel 2011, come segnalò anche l'associazione SOS Adda.
I lavori sono stati illustrati dal direttore generale Scrp, Giovanni Soffiantini: si è creata presso il depuratore una linea di denitrificazione e potenziata la linea di sedimentazione con la creazione di una seconda linea e di una vasca aggiuntiva per la depurazione tramite flora microbica. Data l’elevata presenza di composti azotati, si è deciso di creare anche una vasca di denitrizazione.
Ha spiegato Soffientini: “Abbiamo avuto uno sconto di gara di circa 40mila euro di cui una parte è stata usata per un’ ulteriore realizzazione di opere di circa 15mila euro, creando una seconda pompa e introducendo un sistema di clorazione. Si è inoltre ristrutturata la vecchia vasca di sedimentazione”.
In conclusione, il Sindaco ha ricordato: “Questa è stata la prima opera su cui ho messo gli occhi da sindaco, comprendendo che si poteva arrivare al termine e realizzarla. In un primo momento volevo collettare Spino d’Adda al depuratore Serio 2, ma farlo costava 2 milioni e mezzo di euro, e abbiamo così deciso di raddoppiare, andando oltre le vie amministrative e trovando questa soluzione.
Grazie a un lavoro incessante, posso dire oggi che senza spesa per gli spinesi e senza impatto sul bilancio comunale, siamo riusciti a mettere al sicuro il futuro della depurazione della nostra acqua. Il potenziamento sarà di ulteriore salvaguardia del fiume Adda, con il plauso delle associazioni ambientaliste, Sos Adda e Legambiente, già sensibilizzate su questo fondamentale successo, che voglio ringraziare per l’attenzione e l’ascolto”.
Silvia Tozzi