Intensa attività per i Carabinieri. A distanza di poche ore hanno dovuto fare i conti con una tentata frode in commercio e un arresto per rapina in un supermercato. I misfatti sono stati sventati dai carabinieri di Pandino e Crema.

Circa due settimane fa, durante un controllo in un capannone, peraltro privo di corrente e quindi senza celle frigorifere per la conservazione dei cibi, gli agenti hanno sorpreso tre individui intenti a sostituire le etichette di alimenti scaduti con altre, riportanti una nuova data per poterli rimettere in vendita. Sono stati confiscati oltre mezza tonnellata di salmone affumicato e 50 chili di carne equina salata in cattivo stato di conservazione, per un valore di circa 50mila euro; i tre soci trovati nel capannone, più un quarto al momento assente, tutti residenti nella provincia di Milano, sono stati denunciati. Secondo i carabinieri è plausibile che i malfattori stessero lavorando per conto di qualche supermercato o fornitore all’ingrosso privo di scrupoli; i prodotti vicini alla scadenza venivano ritirati dai banchi e invece di essere smaltiti deviavano nel capannone di Spino d’Adda, dove veniva data loro una nuova e presunta “freschezza”.
Un altro criminale è stato poi fermato da una pattuglia di Carabinieri, in azione per alcuni controlli, appena dopo il ponte di Spino. Sentito l’allarme, gli agenti si sono subito allertati e sono riusciti a bloccare F.A., 46 anni, lodigiano e residente a Mulazzano, che aveva appena rapinato un supermercato portandosi via 600 euro. Il ladro, che aveva scelto come mezzo di fuga un Apecar rosso, data la scarsa potenza del mezzo non ha mostrato resistenza e si è subito fermato all’alt dei carabinieri. Con sé aveva anche due siringhe oltre al bottino e al coltello usato per aggredire la cassiera. È stato quindi arrestato e condotto nella casa circondariale di Ca’ del Ferro a Cremona. Solo pochi mesi fa era uscito da una comunità dove aveva trascorso un periodo alternativo alla detenzione.

Lara Mikula