La maggioranza si oppone alla cava di prestito per l’ampliamento della Paullese

La proposta verbale dell’impresa Cosbau, che ha vinto l’appalto per i lavori di raddoppio della Provinciale nel cremasco, è stata discussa il 20 gennaio scorso, dal gruppo di maggioranza “Unione per Spino”. Sono stati esaminati i progetti, presentati ufficiosamente al Comune, dell’impresa e della proprietà dei terreni per un polo estrattivo da un milione di metri cubi di ghiaia su un’area di 266.000 metri quadri per 5 di profondità. L’attività di scavo avverrebbe a stralci e il materiale prelevato andrebbe compensato con altro non inquinante e con terra da coltivo, per poi infine richiudere l’intera area.
Scrive il sindaco Costantino Rancati: «Il gruppo di maggioranza, dopo aver sentito il parere di un geologo, effettuato una verifica della documentazione relativa al Piano cave vigente nella Provincia di Cremona e verificato quanto già definito dalla Commissione Ministeriale relativamente alla Valutazione di impatto ambientale, previsto per la realizzazione della Paullese, ritiene ingiustificata l’apertura di una nuova cava sul territorio spinese». La società richiedente ha però ancora possibilità di appellarsi alla Regione, che ha facoltà di autorizzare l’estrazione della ghiaia. «La soluzione migliore – ipotizza allora il geologo Giovanni Bassi – potrebbe essere quella di stabilire una convenzione per minimizzare il danno e ottimizzare i benefici.»