La minoranza sospetta un conflitto di interesse

Dopo l’esposto alla procura della Republica il Sindaco controbatte alle accuse

Spino d’Adda: La minoranza presenta un esposto in Procura contro il Sindaco, il quale si difende e dichiara in una lettera ai cittadini: «Adesso è veramente troppo». Tutto ha avuto inizio con un esposto alla Procura della Repubblica presentato dalla minoranza Gandelli, a causa di un parcheggio acquistato dalla Airone s.r.l. e diventato 4 mesi dopo edificabile. Una società che risulta però domiciliata presso l’ufficio del commercialista del sindaco del paese Costantino Rancati, fatto che ha lasciato trapelare nella minoranza sospetti di conflitto d’interesse. Per rispondere alle accuse, il Sindaco ha quindi deciso di scrivere una lettera aperta a tutti i concittadini, nella quale, pur dichiarando di non amare la bagarre polemica, ripercorre i fatti della vicenda: a partire dal 24 aprile, quando la minoranza, senza chiedere spiegazioni, ha presentato l’esposto per indagare sull’ipotesi che Sindaco e Amministrazione comunale avessero creato le condizioni perché una società immobiliare traesse un ingiustificato vantaggio dalla pianificazione urbanistica. Dal 2001 l’area in questione è stata oggetto di continui cambi di destinazione urbanistica, da agricola a edificabile e viceversa, fino alla proposta di destinarla a parcheggio prima per camion, poi per autovetture. «Nel 2006, appena insediata la mia l’Amministrazione – scrive il Sindaco – il proprietario dell’area venne in Municipio e ci chiese cosa intendessimo fare. Trattandosi di un’area residua che completava una zona già urbanizzata, era intenzione inserirla nel nuovo PGT come edificabile. Più volte il proprietario venne a chiedere informazioni e gli fu sempre detto che la sua area sarebbe stata qualificata come edificabile. La società Airone s.r.l. – continua il Primo cittadino – si è costituita prima che io diventassi Sindaco di Spino d’Adda. Sin dalla sua origine è stata mia cliente al pari di altre società. Il rapporto che mi lega a tale società è quindi esclusivamente di natura professionale». Il Sindaco conclude dicendo di ritenersi personalmente diffamato e dichiarando la sua intenzione a procedere per vie legali.