Spino d'Adda, via Quaini a senso unico: parte la raccolta firme per evitarlo

A una settimana da che la popolosa via Quaini è diventata a senso unico, non si fermano le polemiche

«Era necessario rendere a senso unico la strada per ricavarci una pista ciclabile - ha spiegato Papagni - e si è deciso di farlo a senso unico in uscita perché una via d'accesso al quartiere c'era già: via Fornace, una decina di metri prima di via Quaini. Non era possibile rendere via Quaini a senso unico in entrata del quartiere in quanto tutti i residenti della via Quaini e di tutte le vie limitrofe sarebbero stati costretti, per recarsi in centro e nel viale Vittoria, a fare il giro dalla via Roma con conseguente ulteriore aggravio della viabilità già in essere in direzione centro paese (si pensi alle conseguenze sull’intersezione tra la via Roma con il viale Vittoria), o addirittura dalla Paullese, considerando il fatto che non è possibile invertire il senso di marcia del tratto della via Fornace verso la posta perché l’immissione sul Viale Vittoria sarebbe completamente alla cieca».
Alcuni cittadini sono soddisfatti del cambio, che alcuni di loro ha caldeggiato nel corso degli anni, ma altri residenti e in particolare le attività economiche nella zona, soprattutto il supermercato e il bar Krystal proprio non comprendono le ragioni di cambiare la viabilità e reputano che - ora che via Quaini porta fuori dal quartiere e non più verso le loro attività economiche - perderanno indotto.
Massimiliano Ceresa, titolare del locale market, teme che calerà il numero dei clienti e i residenti lamentano disagi: «Il complesso commerciale senza dubbio verrà penalizzato da questa scelta. In un momento di difficoltà per tutte le attività non mi sembra una mossa molto adeguata. La cosa che mi dispiace è che nessuno dell’Amministrazione abbia cercato un dialogo per esporre il problema. Ricordo che nel complesso commerciale lavorano 23 persone».
Anche la minoranza consiliare è contraria alla scelta, giudicata avventata: «È una decisione affrettata, fatta senza aver coinvolto i residenti e i commercianti del popolato quartiere. Prima di portare avanti questa iniziativa, sarebbe stato utile fare prima un’assemblea aperta con i cittadini in modo che tutti, amministrazione compresa, potessero esporre le proprie motivazioni sulla necessità o meno di istituire questo senso unico», ha detto il capogruppo Enzo Galbiati. Ha risposto l’assessore all’Urbanistica Francesca Dordoni, spiegando che “un senso unico su via Quaini è ormai doveroso, perché l’incrocio è insicuro e molto trafficato: in tanti transitano da via Quaini, strada popolata con in fondo un supermercato, e su viale Vittoria, da cui si accede a paese, in particolare ora che abbiamo portato la ciclabile Manzoni Vittoria, che attraversa il paese, di fatto sino alla Bassa. Infatti, con il completamento della ciclabile di via Manzoni Vittoria, aumentiamo il flusso di biciclette in zona e di fatto incoraggiamo le persone a muoversi in bici tra il market e il centro, la scuola, la chiesa. Non potevamo non aumentare la sicurezza degli spinesi”.
Ribadisce il sindaco Paolo Riccaboni: «L’intento è mettere in salvaguardia pedoni e ciclisti. Ci era stato chiesto durante la preparazione del programma di governo. Dato che, nello stesso tratto, sabato è stato inaugurato il collegamento tra viale Vittoria e il Parco Rosselli, si potrà attraversare dolcemente il paese».
«Se la necessità era la ciclabile, si poteva pensare ad altre soluzioni, una di queste poteva essere la copertura con grigliato portante sopra la roggia Bontempa, in parte già predisposta. Visto che saranno i più penalizzati, si potevano coinvolgere i commercianti e le attività della zona per trovare una soluzione alternativa ma, come sempre, il nostro sindaco Paolo Riccaboni, con un decisionismo che mal si concilia con il confronto democratico, pensa sempre di avere le soluzioni giuste e, preso dalla foga delle inaugurazioni, ha voluto aggiungere anche quest’opera», commenta infine Galbiati.
Su Facebook la discussione è vivace, c’è chi propone di girare il senso da viale Vittoria verso via Quaini, anche perché – si legge – “immettersi in viale Vittoria da via Quaini non è semplice, soprattutto perché non c’è una buona visibilità sul marciapiede di viale Vittoria , dove le macchine sono sempre in sosta”.
«La scelta di fare di via Quaini senso unico in uscita su viale Vittoria - spiega l'Assessore - è dovuto al fatto che via Fornace è senso unico in entrata, il che crea una circolazione ad anello».
I detrattori definiscono la nuova viabilità un “giro dell’oca” e non capiscono perché “se abito in via Quaini e arrivo dal semaforo devo fare tutto il giro per arrivare a casa”. Si è sottolineato che “Spino è un paese di campagna e il senso unico taglia completamente a metà il paese”. Si pensa che anche il bar Krystal e l’estetista, oltre al market, saranno penalizzati e che i cittadini non si abitueranno alla novità.
Addirittura, dietro input della proprietaria del Krystal, dovrebbe partire una raccolta firme per chiedere che l'Amministrazione torni sui suoi passi.
Silvia Tozzi