Tribiano, Lucente: «Le ordinanze contro i botti di libera vendita sono superflue e illegittime»
Il Sindaco in sintonia con la Prefettura, va contro corrente: «Non è possibile vietare quello che la legge non proibisce»
«I divieti e gli inviti sono provvedimenti retorici»
A Tribiano si potranno usare liberamente i botti. Questo è quello che ha deciso il sindaco Franco Lucente, in piena sintonia con le indicazioni della Prefettura di Milano che ha rilanciato le indicazioni del Ministero dell’Interno. «Le ordinanze sono illegittime – spiega il primo cittadino -, mancano i requisiti di contingibilità ed urgenza, ma soprattutto sono superflue, chi ne controllerebbe il rispetto? Perché vietare qualcosa che la legge non proibisce? Non trovo nulla di male se un bambino, con la propria famiglia si diverta con giochi pirotecnici di libera vendita che rispettano le normative vigenti. Io personalmente non sparerò, perché ritengo che gli animali possano essere disturbati da questi rumori. Ma va anche sottolineato che avere un animale di compagnia è una scelta, quindi chi ce l’ha sa benissimo come comportarsi in queste situazioni. I divieti e gli inviti sono provvedimenti retorici. A Capodanno pochi Comuni in Lombardia hanno le polizie locali in servizio e saranno impegnati su ben altri fenomeni, come ad esempio la repressione della vendita dei botti illegali o di quelli il cui utilizzo è vietato per legge. Qui sì va prestata la massima attenzione. Va da sé che in caso di incidente o di qualsiasi altro evento, chi ne è responsabile verrà sanzionato al di là di inviti (che non hanno alcuna applicabilità) e ordinanze. Non è una presa di posizione politica la mia, ma una mia libera espressione. Magari sono la voce fuori dal coro, ma ritengo che finché i botti non sono vietati per legge – conclude Franco Lucente - imporre divieti comunali non ha senso».