Maxi furto di apparecchiature sanitarie all’ospedale Predabissi di Vizzolo

A farne le spese il reparto di endoscopia, da cui sono stati sottratti numerosi endoscopi e le relative strumentazioni di supporto. Segni di effrazione sono stati trovati sulla porta di ingresso al reparto

Non è il primo furto subito dal nosocomio

Colpo da decine di migliaia di euro all’ospedale Predabissi di Vizzolo. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 luglio, infatti, dal reparto di endoscopia del nosocomio sito al confine con Melegnano sono stati sottratti ben 12 endoscopi, più le relative apparecchiature di supporto necessarie al funzionamento della strumentazione. Ad accorgersi della anomala mancanza è stata una equipe chirurgica intenta ad eseguire un intervento su una paziente. Immediato è scattato l’allarme alla Direzione Sanitaria dell’ospedale ed ai carabinieri, che sono giunti in loco per effettuare un accurato sopralluogo. Al termine dei rilievi, le forze dell’ordine hanno effettivamente individuato alcuni segni di effrazione sulla porta che dà accesso al reparto. Situato nelle vicinanze del Centro unico di prenotazioni (Cup) dell’ospedale, durante le ore diurne davanti al reparto di endoscopia si alterna un continuo via vai di utenti, ma quando cala la sera esso rimane praticamente isolato. Proprio per questo, quindi, i ladri sono riusciti a penetrarvi senza essere visti. L’ipotesi degli investigatori è che le apparecchiature sottratte, molto costose e di ultima generazione, vengano poi immesse nel mercato nero e, molto probabilmente, destinate all’estero. La Direzione sanitaria è subito intervenuta sulla questione per rassicurare i pazienti, informando che le attività sanitarie del Predabissi saranno comunque garantite. Al momento si sta anche ipotizzando la possibilità di reintrodurre un servizio di vigilanza notturna, onde evitare si ripetano episodi di questo genere. Peraltro questo non è stato l’unico furto perpetrato ai danni del presidio ospedaliero di Vizzolo. Lo scorso anno, infatti, era stata razziata la farmacia interna, da cui erano stati sottratti farmaci oncologici per decine di migliaia di euro.
Redazione Web