Raddoppio Paullese: il tratto lodigiano è un punto interrogativo

Il progetto per la riqualificazione in territorio zelasco, approvato nel 2005, è ormai scaduto, per cui andrà rifatto e riapprovato. Più vicino invece il nuovo ponte sull’Adda

Auto incolonnate sulla Paullese

Auto incolonnate sulla Paullese

Raddoppio della Paullese nel tratto di Zelo Buon Persico, si riparte da capo. Il progetto definitivo per il secondo stralcio del secondo lotto, circa 3km di asfalto nel segmento lodigiano della ex 415 tra la Teem e il ponte di Bisnate, è “scaduto” e dovrà essere rifatto. Approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) nell’ormai lontano 2005, dopo 15 anni è infatti sopraggiunto il decadimento della dichiarazione di pubblica utilità. Per questo motivo il progetto dovrà essere rivisto e adeguato secondo le più recenti normative in ambito sismico, idraulico e di movimentazione della terra, per poi passare nuovamente all’attenzione del Cipe ed essere riapprovato. Tutto ciò si tradurrà quindi in un inevitabile allungamento dei tempi per la riqualificazione del tratto in questione, che attualmente resta quindi un grosso punto interrogativo. Notizie più rassicuranti interessano invece il terzo lotto, quello cioè che implica la costruzione del nuovo ponte sull’Adda. Il progetto, in capo alla Provincia di Cremona, è attualmente all’attenzione del Ministero dell’Ambiente, che lo sta sottoponendo alla Valutazione di impatto ambientale (Via). In tal senso si prevede che i lavori possano partire entro il prossimo anno, più o meno in concomitanza con quelli del tratto di Paullese compreso tra la Cerca e Paullo.

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