Felice Casorati al Palazzo Reale: l’universo silenzioso di un maestro del Novecento
Una mostra a Milano ripercorre l’intera carriera di Felice Casorati, maestro della sintesi formale e della pittura introspettiva.

20 marzo 2025
Immaginate di varcare la soglia di un altro tempo, un'epoca sospesa tra classicismo rivisitato e modernità introspettiva. Immaginate stanze illuminate da una luce irreale, dove figure silenziose sembrano attendere un dialogo che non inizia mai, intrappolate in un'eleganza che sa di mistero. Immaginate, infine, di trovarvi faccia a faccia con lo sguardo penetrante di Silvana Cenni, il cui ritratto enigmatico ha catturato l'immaginazione di generazioni di amanti dell'arte. Questa è solo una piccola anticipazione di ciò che vi aspetta al Palazzo Reale di Milano, dove una retrospettiva monumentale celebra Felice Casorati, uno dei protagonisti più singolari del Novecento italiano. Non si tratta di una semplice esposizione, ma di un'immersione totale in un universo pittorico fatto di rigore formale, simbologie sottili e una profonda indagine sull'animo umano. La mostra non solo ripercorre l'intero arco creativo dell'artista, dalle prime sperimentazioni alle opere più mature, ma offre anche una chiave di lettura per comprendere la sua complessa personalità e il suo ruolo nel panorama artistico dell'epoca. Un viaggio nella forza espressiva di Casorati, nella sua capacità di trasformare la realtà in un sogno ed il silenzio in un linguaggio universale.

La formazione : un'anima torinese tra matematica e arte:
Felice Casorati nasce a Novara nel 1883, in un contesto familiare colto e stimolante. Fin da giovane dimostra un'intelligenza vivace e una predisposizione per le discipline scientifiche, in particolare la matematica, che influenzerà profondamente il suo approccio all'arte. La sua iscrizione alla facoltà di Giurisprudenza sembra presagire un futuro lontano dalla pittura, ma la passione per l'arte è inarrestabile. Parallelamente agli studi legali, frequenta l'Accademia Albertina di Torino, dove si confronta con le tecniche tradizionali e le correnti artistiche del momento.

La sua formazione accademica è rigorosa e completa, ma Casorati non si accontenta di replicare i modelli del passato. La sua curiosità intellettuale lo spinge ad esplorare le nuove tendenze dell'arte europea, dal Simbolismo al Divisionismo, assimilandone gli elementi che meglio si adattano alla sua sensibilità. Le prime opere di Casorati risentono di queste influenze, ma già si intravede la sua originalità, il suo desiderio di superare le convenzioni e di trovare un linguaggio del tutto personale. L'esperienza della Prima Guerra Mondiale segna profondamente l'artista. Chiamato alle armi, Casorati vive in prima persona gli orrori del conflitto, un'esperienza che lascerà un segno indelebile nella sua visione del mondo e che si rifletterà nella sua pittura. Dopo la guerra, Casorati si stabilisce definitivamente a Torino, dove si dedica completamente all'arte. Nel 1918 fonda una scuola d'arte che diventerà un punto di riferimento per giovani talenti, attratti dalla sua rigorosa disciplina e dalla sua profonda conoscenza della tecnica pittorica. La scuola di Casorati è un vero e proprio laboratorio creativo, dove si sperimentano nuove forme espressive e si coltiva il talento individuale. La sua figura, austera e riservata, si staglia nel panorama artistico italiano come un faro di rigore e coerenza. Casorati non si lascia influenzare dalle mode del momento, ma persegue con tenacia la sua ricerca artistica, fedele ai suoi principi e alla sua visione del mondo. Muore a Torino nel 1963, lasciando un'eredità artistica immensa e un segno indelebile nella storia dell'arte italiana.

Geometrie dell'anima: stile e tecnica di un maestro della sintesi e del Simbolismo
L'arte di Casorati è un perfetto connubio tra rigore formale e profondità emotiva, un'armonia di opposti che la rende unica e inconfondibile. La sua tecnica pittorica, precisa e meticolosa, si basa su un'attenta osservazione della realtà e su una profonda conoscenza delle regole della composizione. Ogni dettaglio è curato con la massima attenzione, ogni elemento è pensato per contribuire all'armonia complessiva dell'opera. Le sue figure, spesso statiche e monumentali, sono caratterizzate da una sintesi formale che le rende quasi icone, simboli di un'idea più che rappresentazioni realistiche.

Casorati è un maestro nell'uso della luce, che modella i volumi e crea atmosfere rarefatte e silenziose. La luce non è mai diretta e intensa, ma diffusa e soffusa, capace di avvolgere le figure in un alone di mistero e di esaltarne la bellezza. I colori sono freddi e spenti, spesso declinati in tonalità di grigio, bianco e ocra, che contribuiscono a creare un'atmosfera di malinconia e di sospensione. Le sue opere sono spesso ambientate in interni spogli e minimalisti, dove gli oggetti assumono un valore simbolico e le figure umane diventano protagoniste di drammi interiori. Gli oggetti che popolano i suoi quadri non sono mai casuali, ma scelti con cura per il loro significato simbolico: una mela, un libro, un vaso di fiori diventano elementi essenziali per comprendere il messaggio dell'opera.

I temi ricorrenti nella sua pittura sono la solitudine, la malinconia, la riflessione sulla condizione umana. Le sue donne, spesso ritratte in pose solenni e pensierose, incarnano un ideale di bellezza classica e intramontabile. Sono figure enigmatiche e silenziose, che sembrano racchiudere in sé un segreto inconfessabile. Casorati ci invita a guardare oltre la superficie delle cose, a scavare nell'anima dei suoi personaggi e a interrogarci sul senso della vita. La sua pittura è un invito alla riflessione, un silenzio assordante che ci costringe a confrontarci con noi stessi.

A Palazzo Reale, un viaggio nel mondo di Casorati
La mostra al Palazzo Reale di Milano è un'occasione imperdibile per ammirare l'opera completa di Felice Casorati, dalle prime prove giovanili ai capolavori della maturità. Il percorso espositivo, curato con grande attenzione ai dettagli e alla resa emotiva dell'insieme, ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera artistica, mettendo in luce l'evoluzione del suo stile e la profondità del suo pensiero. Fin dall'ingresso, si percepisce l'atmosfera rarefatta e silenziosa che caratterizza l'arte di Casorati.

All’ingresso è possibile ammirare una selezione di opere giovanili, in cui si percepisce l'influenza del Simbolismo e del Divisionismo, ma anche la sua originalità e la sua capacità di interpretare in modo personale le correnti artistiche del momento. Si possono ammirare i suoi primi ritratti, i suoi paesaggi crepuscolari e le sue nature morte, che rivelano già il suo talento e la sua attenzione per i dettagli. Proseguendo nel percorso, ci si trova immersi nel cuore della sua produzione artistica, con opere iconiche come "Le signorine", "Silvana Cenni", "Ritratto di signora". In questa sezione si può ammirare la sua maestria nel ritratto, la sua capacità di catturare l'essenza dei suoi personaggi e di trasmettere le loro emozioni attraverso lo sguardo e la postura. Non mancano le nature morte, dipinte con precisione e sensibilità, che testimoniano la sua capacità di trasformare oggetti semplici in simboli di bellezza e significato, mentre i paesaggi sono caratterizzati da una sintesi formale e da una luce crepuscolare che li rende quasi metafisici.
La mostra è arricchita da materiali documentari, fotografie, lettere e scritti dell'artista, che offrono uno sguardo inedito sulla sua vita e sul suo lavoro. Questi documenti permettono di conoscere meglio la personalità di Casorati, le sue passioni, le sue paure e le sue ambizioni, oltre al contesto storico-artistico in cui ha operato e a decifrare i significati più profondi delle sue opere.












20 marzo 2025