L'universo femminile spiegato da un poeta drammaturgo... maschio

Recensione dello spettacolo teatrale "Dizionario della polvere", in scena al Teatro Libero di Milano dal 6 all'8 gennaio 2012.


Una donna che potrebbe essere chiunque, nelle sue diverse sfaccettature, alle prese con le proprie emozioni e frustrazioni, travolta da frammenti di vita quotidiana fra i quali si destreggia grazie a una sorta di sana (o quasi) “schizofrenia”, quella a cui un po’ tutte le femmine devono cedere, pur di progredire nel complicato cammino dell’esistenza. C’è una bella differenza tra la fredda definizione “donna” e la parola “femmina”, afferma sul palcoscenico la protagonista del Dizionario della polvere, il monologo scritto dal poeta veronese Alessandro Bertolini e diretto dal regista Paolo Valerio, in scena al Teatro Libero di Milano fino a domenica 8 gennaio.
Una rappresentazione intima – che ben si sposa con l’ambiente raccolto del teatro di via Savona – e la recitazione priva di eccessi, leggiadra e al contempo intensa, di Elena Giusti veicolano all’apprezzamento del pubblico la prima “vera” prova drammaturgica di Bertolini, un uomo che deve avere iperscrutato l’universo femminile e, senza dubbio, deve amarlo parecchio.
A sottolineare i momenti più toccanti dello spettacolo, quelli relativi alle emozioni, ci pensa Sabrina Reale, che suona il pianoforte dal vivo. Le emozioni connettono tutte le maschere, le sensazioni, le sicurezze e le insicurezze sparpagliate della protagonista e fanno da filo conduttore a un racconto di vita qualunque, in cui ogni donna potrebbe rispecchiarsi. Uno stralcio banale di esistenza – reso suggestivo dall’unione tra teatro e poesia – un viaggio in auto, con “lui” al volante che non proferisce parola e sembra essersi dimenticato della ricchezza interiore della femmina che ha al suo fianco e Marta, la figlia, un mondo tanto distante quanto vicino a quello della madre, in fondo, solidale e consolatorio.
Nel corso dello spettacolo, incisivo è il contributo di Cecilia Viganò: dinnanzi alla platea incuriosita, l’artista elabora le scenografie su lastre di materiale trasparente che, attraverso un sistema di proiezione, di volta in volta decorano e rendono vivo il fondale del teatro.
Ma, alla fine, cosa c’entra la polvere? Forse, è ciò che nasconde e deturpa, indegnamente, la meravigliosa complessità dell’universo femminile: gli stereotipi, la mancanza di comunicazione, la scontatezza, la ripetitività…
Dizionario della polvere è in scena al Teatro Libero di Milano, in via Savona 10, sabato 7 gennaio, alle ore 21.00, e domenica 8 gennaio, alle ore 16.00. Il costo dei biglietti va da 11 a 19 euro. Per maggiori informazioni: www.teatrolibero.it

Novella Prestigiovanni