Dal 15 al 20 febbraio Macbeth di Luca Stetur a Campo Teatrale a Milano

Macbeth: l’ultimo sguardo, segna il ritorno del talentuoso Luca Stetur a teatro

Da martedì 15 a domenica 20 febbraio 2022 (martedì e venerdì alle ore 20.30, mercoledì giovedì e sabato alle ore 21.00, domenica alle 18.30) al Teatro Campo Teatrale di Milano (via Casoretto 41/A) va in scena lo spettacolo “Macbeth: l’ultimo sguardo“. L’opera scritta da Rita Frongia prevede l’interpretazione di Luca Stetur, interventi sonori di Alessandro Sesana e la collaborazione con Claudio Morganti.

La domanda che per alcuni sorge spontanea è “chi è Luca Stetur?”

Il noto talento del mondo teatrale conduce laboratori per attori professionisti in molti centri di formazione attorali, tra cui lo State Academic Opera and ballet Theatre(Russia).

Nel 1999 fonda con Ombretta Nai la scuola di Recitazione Campo Teatrale a Milano. Dal 2000 al 2008 entra a far parte, come socio e giurato, dell’Osservatorio Critico del “Premio Scenario” e “Premio Ustica”.

Dal 2003 al 2008 assume la Direzione Artistica del Teatro Guanella di Milano e del Teatro Comunale di Robecco S/N, collaborando con artisti fra i più significativi della scena italiana ed europea, quali Danio Manfredini, Eugenio Allegri, César Brie, Claudio Morganti, con il quale è nato e continua un fertile sodalizio artistico che si esprime sia nella formazione/ricerca (Libero Gruppo di studio d’Arti Sceniche), sia nella produzione teatrale (Il pigiama di Macbeth, Waiting Long, La vita ha un dente d’oro, Freier klang – Il caso W. ). Dal 2010 in scena con “Ultimo Volo”(orazione civile per Ustica) con Pippo Pollina, con “Il custode” di H. Pinter (Festival Armunia Castiglioncello, Teatro degli Scarti).

Qualcuno inventò la ghigliottina a scopo umanitario. Fu per rendere istantaneo il “tempo del trapasso”. Ma qualcun altro giurò che quelle teste tagliate non morivano subito…Il “tempo” è faccenda per vivi. Per il boia è questione di un attimo, ma per la testa che si ritrova senza corpo quanto dura quell’attimo?

Lo spettacolo inizia dove finisce il film Macbeth di Roman Polanski. La lama di Mac Duff ha appena staccato il corpo dalla testa di Macbeth. Quando la testa rotola, gli occhi guardano. Vedono il mondo roteare. Il cielo è la terra e la terra è il cielo. Il bello è brutto e il brutto è bello.

Nel volo, occhi e cervello terribilmente abbracciati perché soli, vedono e sognano un eterno attimo di quiete, di ritrovamento del sonno, di contemplazione estetica della vita vissuta.

“Alla fine sarà silenzioso suono, in quanto inizio di tutto. Le orecchie sono le ultime a morire.

È così che inizia, con una corona, una lampadina, un pigiama.

Come un sogno.

Come un incubo.

Come una risata.

Come la vita.

Come la morte.”