A proposito della scritta "città denuclearizzata" all'ingresso delle città

Questi annunci – se ne incontra ancora qualcuno, ogni tanto, sparso qua e là per l’Italia – che cosa significavano? Direi che, per qualcuno significherebbe ancora che, demagogicamente, si annunciava – in maniera utopistica – e lo si sarebbe voluto ancora annunciare se fosse passata la mozione del PD, che non si aderiva, non si vorrebbe ancora oggi aderire, alla posa di centrali nucleari nel territorio di quel Comune. Così l'Italia, allora, chiuse anche l'unica centrale nucleare di Caorso per andare poi ad acquistare energia elettrica dalla Francia che aveva costruito decine di centrali nucleari ai nostri confini. Demagogia, pura demagogia che oggi, con il costo del petrolio, ci ha procurato danni non piccoli.
Indicazioni sotto i cartelli affissi dai Comuni, che con una delibera avevano deciso di non volere insediamenti di centrali nucleari nel loro territorio.
Erano, sono ancora per ciò che rimane, i residui dei Comuni rossi di 20/30 anni fa, quando c'era ancora la guerra fredda, e noi ospitavamo in Italia missili con testate atomiche, che davano fastidio ai comunisti dell'epoca. Certo andavano bene solo le testate atomiche russe puntate contro di noi. Si può non essere d’accordo, ma era la realtà, già allora i pacifisti erano a senso unico!
Non favorevoli ieri, io e certamente tutti coloro che hanno votato “no” o si sono astenuti ai referendum, non favorevoli oggi a tale proposta. È sempre stata una cosa sciocca perché, pensandoci bene, se il Comune vicino avesse allora previsto insediamenti nucleari… la targa, certamente, non avrebbe avuto molto senso, così come non lo avrebbe oggi! Buona l’idea dei Capigruppo del PdL e della Lega Nord di lasciare liberi i propri Consiglieri di esprimersi liberamente sulla proposta contenuta nella mozione del PD, così come era stato fatto dai leader a livello nazionale.
Un vostro attento lettore partecipe della politica cittadina.