Il Presidente dell'Associazione Residenti Malaspina (Pioltello) denuncia: «Non ci sono negozi nè trasporti nella nostra frazione»

Spett.le Redazione,
Sono presidente dell'Associazione Residenti Malaspina, una recente località sorta circa 7 anni fa, a sud del territorio del Comune di Pioltello.
Come forse già saprete, la nostra è una realtà un pò particolare, soprattutto per la posizione su cui sorge: divisa dal resto del territorio pioltellese dalla S.P. 14 Rivoltana e dalla ferrovia, confina con i Comuni di Peschiera Borromeo e Segrate al quale per comodità la maggior parte di noi si rivolge per scuole, negozi, etc...

Costretti a qualsiasi tragitto in macchina, in quanto l'adiacente quartiere di Milano San Felice (che dista meno di 100m in linea d'aria e sul quale in particolare si rivolgono molti dei residenti in località Malaspina) è quartiere completamente cintato: una proprietà privata di circa 6000 abitanti che però al loro interno dispone di numerosi servizi pubblici: negozi, scuole, banche, posta, uffici, chiesa, trasporti pubblici ATM (ben due linee 73 e 923), una cosa mai vista!
Quotidianamente anche in questo caso siamo costretti all'uso dell'automobile, avendo chiesto cortesemente l'apertura di un varco ciclopedonale, proposta negata perchè stravolgerebbe il modello originario con cui è stato pensato il loro quartiere.

Noi dunque, una realtà che conta circa 1000 persone destinate a crescere numericamente, siamo senza mezzi di trasporto e senza negozi di vicinato:
• Senza mezzi di trasporto dal mese di novembre dello scorso anno quando, in seguito ad una scelta della Società 3M (sempre in località Malaspina) di avvalersi di un servizio di trasporto privato per i propri dipendenti, Provincia e Comune di Pioltello decidono di non fornire più il servizio delle autoguidovie Z422 perchè (a detta dell'Assessore ai trasporti di Pioltello Giorgio Fallini) a farne uso erano meno di dieci persone. C'è da dire che il servizio collegava alla stazione di Pioltello quando in diverse occasioni avevamo chiesto di essere collegati a Segrate e Milano (mete quotidiane della quasi totatlità dei residenti)  e non meno importante, offriva un servizio in fasce orarie limitate (8.00 - 10.30/16.30 - 18.00). Chi di noi avesse voluto scegliere i mezzi pubblici ed essere in ufficio a Milano per le 8.30 o fare ritorno a casa dopo le 18.00, come facile intuire avrebbe dovuto "attaccarsi al tram".
• Senza negozi in quanto la società proprietaria dell'iniziativa ha capito solo recentemente che, per sperare di insediare qualche attività commerciale, la soluzione non poteva passare per la sola vendita delle stutture esistenti bensì provare a proporle anche in locazione. Ora stiamo a vedere, da un recente incontro con i responsabili abbiamo ottenuto informazioni che ci sembrano interessanti e che ci auguriamo siano condivise dagli esercenti. Noi abbiamo bisogno dei servizi di base: minimarket, bar-gelateria-pasticceria, edicola, tabacchi, etc...

Con la costituzione dell'Associazione ci siamo immediatamente attivati per denunciare e fare chiarezza non solo queste situazioni ma in particolare la nostra attenzione è rivolta ai servizi di trasporto pubblico. Abbiamo appoggiato un'interpellanza presentata nel mese di aprile dalla consigliera e residente Ida Allocca e successivamente inviato un fascicolo (comprensivo di sondaggio) in cui chiediamo il prolungamento di una sola fermata del servizio ATM 923 che già transita nell'adiacente San Felice, a tutte le istituzioni: Regione, Provincia, Comune di Milano, ATM, Comuni di Segrate e Pioltello.
Recentemente abbiamo ricevuto per iscritto parere favorevole da parte di ATM che per altro ha quantificato l'eventuale allungamento del percorso (2 km per un totale di 35.000 km/anno) ma che ha anche demandato l'aspetto decisionale ai Comuni di Segrate e Pioltello.
Dal primo, com'era comprensibile, ci è giunta risposta negativa per l'allungamento dei tempi a carico dei Segratesi, dal secondo un no per questioni economiche e la proposta (pare al vaglio delle due amministrazioni) di offrirci un servizio di bus a chiamata.
Malaspina non è un quartiere in cui il servizio necessario possa funzionare ad "intermittenza", anche da noi vive gente che quotidianamente necessita di mezzi di trasporto o gradirebbe farne uso per limitare l'uso dell'autovettura o addirittura perchè sprovvisto. Impensabile poi dover pagare un servizio di call center a pagamento per prenotare un servizio necessario quotidianamente.
La nostra reazione è stata dunque quella di scrivere nuovamente a tutte le istituzioni sopra citate affinchè pensino ad una proposta decente, dando piena disponibilità ad un tavolo di incontro al quale fornire ulteriori dettagli necessari.
Nella speranza l'effetto di un tavolo di incontro avvenisse già con l'invio del fascicolo, l'Associazione si è organizzata con un'attività porta a porta al fine di ottenere quanti più dati e firme possibile. Oggi dunque siamo pronti e sempre più intenzionati a far valere i nostri diritti, non ultima è partita la proposta de "I FLINSTONES PER UN GIORNO" (locandina sotto) che nell'immediato vuole essere l'esperienza di un laboratorio per i nostri bambini durante la quale realizzare un PIEDI-BUS e sucessivamente, se nessario, manifestare il nostro disagio nei luoghi opportuni invitando i media.

Andrea Da Dalt
(Presidente Associazione Residenti Malaspina)

Flinstones_per_un_giorno