Sexy shop e dintorni... parte 1

  scriviamolo solo come vuole lei.  Imputate all'insezione pubblicitaria di non aiutarvi nel vostro ruolo di educatori, non cerchi un capo espiatorio per giustificare l'insuccesso della vostra visione oscurantistica della realtà nell'educazione dei giovani. Cosa vuole che sia una dicitura “prepariamo cesti natalizi sexy”. Il Natale non è solo il suo Natale, la festa che alle origini fu pagana, ora è anche laica, come per quelle come me che credono in Dio ma non in un clero che continua dopo 2000 anni a fare della parola di Cristo un mezzo per opprimere la povera gente.  Rispetto tutte le religioni, rispetto il cattolico che nel Natale festeggia la nascita di Cristo. Si indigni piuttosto ai vostri oscurantismi che condannano l'uso del preservativo, anche in quelle aree dove è un salva vita contro le malattie. Faccia una seria riflessione, pensi 100 volte prima di scrivere simili accuse ad un giornale che fa i conti, come tutti, con la recessione, e che da lavoro a parecchia gente. Il primo giornale che fa una cosa del genere?!!!!  Si perdono le pubblicità simili in altre testate. Le dò un consiglio: compri lei lo spazio in prima pagina, penso che 7Giorni non faccia obbiezioni a riservagliela, e magari farà felice quel commerciale che ogni giorno lotta per incassare qualche centesimo in più di provvigione per mantenere al meglio la sua famiglia. Si vergogni piuttosto perchè quelli come lei hanno fatto scappare quelli come me da oratori e chiese. Giurai di non mettere più un piede in chiesa, dopo la mia cresima, dopo che quelli come lei mi hanno fatto solo aver timore del mondo ancor prima di capirlo. Credo nel pranzo domenicale, credo nell'amore e nelle cose buone della vita, credo in un sorriso di un bambino, in uno sguardo di un anziano, credo nelle persone che si adoperano per migliorare il mondo, credo che i preti come lei facciano più male che una pubblicità di un sexy shop in prima pagina.