Mediglia, il Consigliere Vera Cocucci in una lettera denuncia il clima "discriminatorio, irrispettoso, aggressivo" del Consiglio comunale

Rivogendosi al Presidente del Consiglio Bonfanti: «non lasci che le sedute del consiglio comunale debbano sempre trasformarsi in un ring, ci consenta di poter esprimere con serenità le nostre opinioni o di porgere le nostre domande, anche noi siamo lì per il bene dei nostri concittadini»

Vera Cocucci

Vera Cocucci Consigliere della Città Metropolitana di Milano e Consigliere comunale di Mediglia

Gentilissimo Presidente del Consiglio Comunale di Mediglia,
sono le sette del mattino dopo la seduta consiliare di ieri sera e la mia sveglia suona come quelle degli altri consiglieri e la Sua anche prima. Il Consiglio Comunale ieri sera è terminato a notte inoltrata e stamattina alzarsi è particolarmente faticoso. Eppure lo faccio volentieri, oggi così come negli ultimi nove anni in cui siedo in questo Consiglio in cui mi sono candidata per dare il mio apporto al bellissimo Comune in cui vivo.
E così gli altri consiglieri, senza distinzione tra maggioranza e opposizione. Ripenso alla seduta di ieri sera e ancora una volta per l’ennesima volta vengo spiacevolmente colpita dall’atteggiamento del nostro Sindaco. Ormai lo conosco da tanti anni, lo apprezzo per alcuni aspetti senza timore di affermarlo pubblicamente, ma negli ultimi anni devo purtroppo evidenziare un atteggiamento da parte sua non altrettanto rispettoso: sono infatti costretta, io come gli altri consiglieri, a subire un atteggiamento discriminatorio, irrispettoso, aggressivo, durante tutte le sedute del nostro Consiglio Comunale. Non vi è seduta infatti in cui non accadano spiacevoli episodi: provocazioni, dileggi, gestualità e smorfie (quando non peggio) durante gli interventi dei consiglieri di opposizione (d’altronde dei consiglieri di maggioranza è dato ricordare ben pochi interventi), fino a giungere ad aggressioni verbali in risposta alle legittime domande di chiarimento sulle delibere all’ordine del giorno. Non credo di aver mai risposto al fuoco continuo, anzi ho mantenuto un atteggiamento acritico e collaborativo nell’emergenza coronavirus per consentire alla Giunta di operare serenamente in un momento tanto delicato per i nostri cittadini, nei sette anni tra commissione d’inchiesta e processo del Sindaco per i fondi della Polisportiva, giunto a conclusione come comunicatoci ieri sera per intervenuta prescrizione, non ho mai speculato pubblicamente sulla vicenda, offrendo anzi solidarietà e tutte le volte che mi sono confrontata ho cercato di farlo con rispetto e spirito costruttivo. Eppure dopo quattro anni (restando solo a questo mandato), a pochi mesi dal voto, mi tocca constatare che fare il consigliere comunale a Mediglia vuol dire sottrarre tempo alla propria famiglia e lavoro per passare le serate a farsi insolentemente aggredire o ostentatamente ignorare o addirittura a faticare ad intervenire per i continui commenti a mezza voce fuori microfono. Mi confronto con tante altre realtà sia di livello comunale sia sovralocali e Le assicuro che una tale costante mancanza di rispetto tra membri di un collegio non l’ho vista da nessuna parte. Invito Lei e i giornalisti cui invierò questa lettera, a sentire anche gli altri rappresentanti della minoranza per verificare se non sia così (anzi per loro anche peggio). Lei è il nostro punto di riferimento per il corretto svolgimento delle sedute e per poter svolgere il nostro mandato in modo adeguato, ho potuto apprezzare la Sua attenzione sotto questo punto di vista e per questo so che la mia richiesta non cadrà inascoltata: non lasci che le sedute del consiglio comunale di Mediglia debbano sempre trasformarsi in un ring, ci consenta di poter esprimere con serenità le nostre opinioni o di porgere le nostre domande, anche noi siamo lì per il bene dei nostri concittadini. È questione di rispetto ed educazione, ma soprattutto di Democrazia, che piaccia o no.
Vera Cocucci
Consigliere Comunale di Mediglia Capogruppo Mediglia 8 - Lega Nord
Consigliere Forza Italia Città Metropolitana di Milano