Elezioni Città Metropolitana Milano, i partiti hanno nominato i nuovi rappresentanti, 587 fra sindaci e consiglieri comunali non hanno votato

Folta la rappresentanza del Sud Est Milano: Vera Cocucci e Marco Segala (F.I.), Ettore Fusco (Lega), Alberto Pino Pozzoli (FdI) e Giorgio Mantoan (Pd). La Rete dei Comitati civici: «Si torni alla democrazia diretta»

Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana

Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana

I neo Consiglieri eletti del Sud Est Milano con il Sindaco di Città metropolitana

I neo Consiglieri eletti del Sud Est Milano con il Sindaco di Città metropolitana Da sinistra in alto: Marco Segala sindaco di San Giuliano Milanese; Vera Cocucci Consigliere comunale di Mediglia; Giorgio Mantoan Consigliere e Assessore di Carpiano. Da sinistra sulla seconda fila: Pino Pozzoli e Ettore Fusco consiglieri comunali a Opera; Beppe Sala sindaco di Milano.

Domenica 19 dicembre si sono svolte le operazioni di voto per l'elezione del Consiglio metropolitano. Essendo un'elezione di secondo livello, le urne erano aperte per sindaci e consiglieri comunali dei 133 Comuni dell’area metropolitana milanese. Il dato definitivo dell'affluenza registra un deludente 71,9%. 587 fra sindaci e consiglieri comunali non hanno votato, un pessimo esempio, se si considera che poi sono i primi a commentare negativamente l’affluenza alle elezioni dirette. Hanno votato 1502 persone su 2089 aventi diritto. Il dato più alto di partecipazione si è registrato dal Comune di Milano dove hanno votato il 100% degli aventi diritto. Il peso del voto ponderato dei rappresentati del Consiglio comunale del capoluogo è stato fondamentale per l’elezione dei nuovi membri del parlamentino di Palazzo Isimbardi. Basti pensare che, verosimilmente Emauele Piscina, Consigliere comunale di Milano (Lega) sia stato eletto, con i soli voti di cinque dei sei membri del Gruppo Consiliare di Palazzo Marino. Facendo due conti è ipotizzabile che anche Bruno Ceccarelli, Beatrice Luigia Uguccioni, Diana Alessandra De Marchi Consiglieri comunali milanesi siano stati eletti spartendosi il 60% dei voti dei colleghi del Gruppo consiliare del Partito Democratico, quattro a testa. Cosi come è quasi certo che siano stati determinanti i tre voti dei Consiglieri Verdi milanesi per l’elezione di Finiguerra Domenico nella lista civica “La Città Dei Territori”. E via via così, le segreterie dei partiti si sono spartiti i neo Consiglieri facendo riferimento alle correnti interne. Infatti il meccanismo di spoglio vede un sistema di voto ponderato in base al peso demografico del Comune di cui il votante è rappresentante. Vien da sè che i consiglieri dei comuni più piccoli, che più avrebbero bisogno di essere ascoltati, vengono rilegati quasi all'irrilevanza politica e che gli accordi fra le varie correnti di Palazzo stabiliscano a tavolino chi siano gli eletti. I numeri sono talementi esigui che il voto è riconducibile con buona pace dei "franchi tiratori".
Alla fine dello spoglio, che si è tenuto nella mattinata di oggi, questi sono i risultati.
Per la lista C+ Milano Città metropolitana risultano 13 eletti: Francesco Vassallo, Alfredo Simone Negri, Michela Palestra, Bruno Ceccarelli, Beatrice Luigia Uguccioni, Diana Alessandra De Marchi, Roberto Maviglia, Dario Veneroni, Sara Bettinelli, Giorgio Mantoan, Daniela Caputo, Daniele Del Ben, Aurora Alma Maria Impiombato.
Lega per Salvini Premier 4 eletti: Roberto Di Stefano, Samuele Piscina, Raffaele Cucchi, Ettore Fusco.
Insieme per la Città metropolitana 4 eletti: Francesco Variato, Alessandro De Vito, Vera Fiammetta Silvana Cocucci, Marco Segala.
Fratelli d’Italia 2 eletti
: Alberto Pozzoli, Guglielmo Villani.
La Città dei territori Lista Ecologista Solidale Civica 1 eletto: Domenico Finiguerra.
Il bilancio di previsione 2021 - 2023 della Città metropolitana di Milano, ammonta per l'anno 2021 a 786 milioni di euro, c’è da chiedersi quanto sia “democratico” continuare con queste elezioni di secondo livello, utili solo alle consorterie di partito e sempre più lontane dai cittadini.
Sull’argomento nei giorni scorsi è intervenuta La Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano, un nutrito gruppo di organizzazioni civiche che chiedono al nuovo Consiglio Metropolitano di costituirsi come Assemblea permanente per il ripristino della democrazia e il rilancio politico della città metropolitana milanese: «L’elezione di secondo grado del Consiglio Metropolitano, che oggi si va compiendo, rinnova il gravissimo vulnus alla democrazia che ha caratterizzato fin dall’inizio il nuovo Istituto – scrivono in una comunicazione pubblica -. La nascita della Città Metropolitana è stata accompagnata da molte aspettative e speranze, ma tutte sono andate deluse. È arrivato il momento di cambiare, restituendo prestigio e forza a una Istituzione fondamentale, prevista e garantita costituzionalmente. E proprio la Corte Costituzionale, con proprio parere del 7 dicembre, ha giudicato democraticamente inaccettabile l’attuale sistema di nomina del Sindaco metropolitano.
Il Consiglio Metropolitano, quale corpo politico, e non solo mero strumento amministrativo, trovi modi e mezzi per perseguire questo scopo e per riaffermare la sostanza politica fondativa del contratto coi cittadini. Solo la consapevolezza di rappresentare i milioni di cittadini milanesi metropolitani dà al Consiglio Metropolitano il carisma, l’autorevolezza, la lucidità per fare della Città Metropolitana non un ente separato e nascosto, ma una istituzione che trae forza e autorevolezza dal rapporto diretto con i cittadini, dall’assunzione diretta delle domande e dei progetti che sorgono dalla vita reale della popolazione. Ristabilire la democrazia e restituire vitalità, efficienza, forza propulsiva alla Città Metropolitana sono due facce della stessa medaglia, due modi di dire la stessa cosa: la vita precaria e subalterna della Città Metropolitana, che tutti abbiamo constatato e che anche molti consiglieri uscenti hanno denunciato, non potrà essere riscattata se non attraverso questo passaggio politico decisivo. A questo nuovo Consiglio e al Sindaco Metropolitano spetta il dovere di uscire dalla provvisorietà attuale, e l’elezione indiretta che si consuma oggi è la causa prima della precarietà di questa importante Istituzione. Spetta a voi
– conclude il messaggio -, signori consiglieri e sindaci, adempiere la promessa del vostro statuto restituendo ai cittadini il loro potere elettivo. Spetta a voi, signori, il compito e il privilegio di assicurare alla Città Metropolitana di Milano la dignità e il rispetto che essa attende».
Giulio Carnevale