"Pantigliate in Comune": «degrado, pericolo per l'ambiente, discariche, rifiuti pericolosi, veicoli a pezzi e la presenza di una apicoltura»

I Consiglieri comunali Anna Bavutti e Luigi Cordella depositiano due interrogazioni per richiamare l'amministrazione a vigilare, sullo stato di incuria dell’area di via De Gasperi nel tratto dalla piattaforma ecologica alla antica cascina della Cassinazza ormai demolita abusivamente

I rifiuti rinvenuti da Pantigliate in Comune

I rifiuti rinvenuti da Pantigliate in Comune

Pantigliate, 04 giugno 2020 – La lista di centrodestra Pantigliate in Comune è impegnata da tempo nella difesa del territorio. Questa volta ad attirare l’attenzione dei due consiglieri comunali Anna Bavutti e Luigi Cordella è lo stato d'incuria e abbandono di via De Gasperi. L’importante arteria cittadina che dalla Paullese porta a Rodano, nel primo tratto, fino all'altezza della Piattaforma ecologica, versa in uno stato preoccupante tanto che il gruppo consiliare di opposizione ha depositato due interrogazioni in merito. «Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni – spiega il Gruppo consiliare Pantigliate in Comune in una nota stampa -, ci siamo recati nella zona sud est di Pantigliate, per fare un sopralluogo della zona. Nei pressi della piattaforma ecologica c'è un percorso stretto e sterrato che costeggia il canale utilizzato per irrigare i campi coltivati adiacenti, e conduce fino alla postazione CAP Holding. Tra i giunchi selvatici, alti in questa stagione, e nel canale, privo d’acqua, abbiamo trovato vari materiali, copertoni anche di grandi dimensioni, fusti di plastica, rifiuti vari, carcasse motorini, biciclette. Terminata l'ispezione di quest'area, abbiamo proseguito lungo il viale De Gasperi, fino a raggiungere, nei pressi del sovrappasso sulla Paullese, la strada per la Cassinazza che è transitabile agli agricoltori con i loro mezzi agricoli, fino alla strada Del Duca. Questa strada, delimitata al’ingresso da una sbarra che segnala il divieto di transito escluso pedoni e cicli, dovrebbe essere di pertinenza del Comune di Pantigliate. Sta diventando un percorso abituale per scopi ludico sportivi per numerosi utenti, soprattutto nei giorni festivi e prefestivi. Ci siamo incamminati verso la Cassinazza, dove sorgeva una antica cascina, abbattuta anni fa nonostante il veto delle autorità. La proprietà dell’area è affidata ora a un curatore fallimentare. Al posto della antica Cascina c'è un rudere e si teme sia un bivacco per sconosciuti. Per motivi di sicurezza non ci siamo addentrati nel rudere. Intorno alla spianata dove sorgeva la Cascina, ci sono alcuni alberi che nascondono: carcassa arrugginita d'auto, elettrodomestici, vetri, calcinacci, legni, materassi, rifiuti vari, cartoni, bidoni arrugginiti. C'è un orto (non sappiamo se sia autorizzato), contenente al suo interno alcuni bidoni in plastica, in teoria vuoti. Sempre in questa area, sparpagliati, abbiamo notato: confezioni medicinali, assi di legno e anche degli ondulati. Il tutto tra alberi e anche da frutto, nei pressi dei vasti campi coltivati a contorno. Il nostro timore è che oltre al degrado ambientale presentato da una vera e propria discarica incustodita a cielo aperto, terreno e falde acquifere siano contaminate dalla presenza di rifiuti, anche tossici. Non sappiamo da quanto tempo il territorio non sia monitorato dalle autorità locali. Infine, sempre nella spianata della Cassinazza, abbiamo rilevato una quarantina di arnie con alveari in piena attività. Nessun cartello di presenza apicoltura, nessuna staccionata a delimitare una eventuale proprietà o avvisare del pericolo. Ci domandiamo come mai, se l’area risulta sotto tutela del curatore fallimentare, c'è la presenza di un'apicoltura. Come ci sono mai alberi da frutto e orti, in presenza di rifiuti abbandonati da tempo. L’area da noi complessivamente ispezionata – conclude la denuncia di Bavutti e Cordella - è alla mercé di chiunque, in stato di abbandono e degrado e costituisce una grave fonte di pericolo sia per l’ambiente, per la fauna, per i cittadini».
I due leghisti vogliono vederci chiaro, per dipanare ogni dubbio, per far sapere ai cittadini di Pantigliate quale sia la situazione giuridica dell’area e quali siano le intenzioni della maggioranza per prevenire i pericoli ambientali denunciati, hanno protocollato due interrogazioni comunali. «Le cose sono due: se la messa in sicurezza delle aree illustrate aspetta al Comune, l’amministrazione Abate si adoperi immediatamente per bonificare il territorio e scongiurare pericoli all’ambiente e alla fauna; se invece spetta a qualche privato, l’amministrazione emetta immediatamente le Ordinanze che precettino gli interessati al ripristino delle condizioni originarie», tuonano all’unisono Bavutti e Cordella. Un ultimo tassello che i due attivissimi consiglieri di minoranza vogliono chiarire, è quello della presenza delle colonie di api. La normativa sull’argomento parla chiaro, gli allevamenti di api devono presentare all’anagrafe zootecnica nazionale una denuncia di possesso di alveare. Questa procedura permette di ottenere un codice identificativo, che dovrà essere esposto sugli alveari. Con l'obbligo di rispettare le norme anti infortunistiche attraverso la posa di segnalazioni adeguate. «Non sappiamo, se le api debbano essere poste in un luogo più salubre, o meno. Non sappiamo se sia stata rilasciata autorizzazione e/o depositata regolare denuncia dell’esistenza dell’allevamento alle autorità preposte. Il Comune chiarisca», chiosano gli esponenti della lista Pantigliate in Comune.