Il Reddito di cittadinanza, introdotto dal governo Conte (M5S), ci costerà secondo l'INPS almeno 850 milioni in più
La Corte costituzionale riduce a cinque anni il requisito di residenza per gli stranieri, ampliando la platea dei beneficiari

Il Reddito di cittadinanza, introdotto dal governo Conte con l'obiettivo di sostenere le famiglie in difficoltà e rilanciare il mercato del lavoro, ha coinvolto 2,4 milioni di famiglie e 5,3 milioni di persone, comportando una spesa complessiva di 34 miliardi di euro. Tuttavia, recenti sviluppi giuridici potrebbero incrementare ulteriormente i costi legati a questa misura.
La sentenza della Corte costituzionale
La Corte costituzionale ha emesso una sentenza che riduce da dieci a cinque anni il periodo minimo di residenza richiesto agli stranieri per accedere al Reddito di cittadinanza, in linea con un precedente pronunciamento della Corte di giustizia europea. Questa decisione amplia significativamente la platea dei beneficiari, con un impatto finanziario stimato tra 850 milioni e 3 miliardi di euro, secondo diverse valutazioni. L'Inps prevede un costo aggiuntivo di almeno 850 milioni di euro, mentre altre stime raggiungono i 3 miliardi, considerando tutti coloro che, grazie a questa sentenza, acquisiscono il diritto al sussidio.
Le implicazioni della decisione
La Corte ha sottolineato che il Reddito di cittadinanza non ha una natura puramente assistenziale, ma rappresenta una misura di politica attiva per l'occupazione, temporanea e soggetta a precisi obblighi. Pertanto, il requisito di "radicamento territoriale" non costituisce una violazione del divieto di discriminazione indiretta e delle relative disposizioni del diritto dell'Unione. La questione era stata sollevata dal tribunale di Napoli, che riteneva discriminatorio il requisito dei dieci anni di residenza per gli stranieri, a seguito di un ricorso presentato da due donne accusate di aver falsificato i propri dati sulla residenza per ottenere il sussidio.
Le truffe legate al Reddito di cittadinanza
Oltre all'aumento dei costi, il Reddito di cittadinanza è stato al centro di numerose truffe. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, circa 62.000 persone hanno percepito il sussidio senza averne diritto, causando un danno erariale di almeno 1,7 miliardi di euro. Questi episodi hanno sollevato dubbi sull'efficacia dei controlli e sulla gestione complessiva della misura.
La riforma del centrodestra
In risposta alle criticità emerse, il governo di centrodestra ha avviato una riforma del Reddito di cittadinanza, sostituendolo a gennaio 2024 con l'assegno di inclusione e un sussidio per l'avviamento al lavoro. Questa riforma mira a ridurre le spese e a migliorare l'efficacia delle politiche attive per l'occupazione, cercando di evitare le problematiche riscontrate con la precedente misura.
La recente sentenza della Corte costituzionale rappresenta una sfida significativa per le finanze pubbliche italiane, con un potenziale incremento dei costi legati al Reddito di cittadinanza fino a 3 miliardi di euro. Questo scenario evidenzia la necessità di un attento monitoraggio delle politiche sociali e di una gestione efficace delle risorse pubbliche, al fine di garantire sostegno a chi ne ha realmente bisogno e promuovere l'inclusione nel mercato del lavoro.
Giorgio Tondi